Vai al contenuto

Corinaldo, rubano dalla tomba di una vittima. Furiosa la madre: “Penosi”

Pubblicato: 23/05/2019 12:56

A volte non c’è davvero limite al peggio. La tragedia di Corinaldo, dove persero la vita 6 persone, prosegue. Qualcuno ha infatti rubato dalla tomba di una delle vittime, Daniele Pongetti, alcuni oggetti di valore affettivo lasciati da famigliari e amici. La madre di Daniele, furiosa e delusa, ha scritto uno sfogo molto duro sul suo profilo Facebook. “Siete penosi. Poi useranno queste cose a casa loro?”, ha scritto Donatella Magagnini. La donna già una volta si era sfogata sui social, con un lungo messaggio contro Sfera Ebbasta e i suoi collaboratori.

Lo sfogo di Donatella contro chi ha rubato dalla tomba del figlio

Donatella Magagnini perse suo figlio, il 16enne Daniele Pongetti, nella tragedia della discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo dello scorso 7 dicembre. Quella sera doveva tenersi il concerto del trapper Sfera Ebbasta. Daniele fu travolto dalla folla all’interno del locale in provincia di Ancona, nel panico scatenato da qualcuno che spruzzò dello spray al peperoncino. Oltre a Daniele, quella notte morirono una madre e altri 4 minorenni. Dopo quell’immenso dolore, qualcuno ha pure rubato oggetti di valore affettivo lasciati sulla tomba del figlio. “Ho sempre pensato e creduto che al mondo ci sia tanta gente malata di testa. Oggi andando al cimitero da Dany ho avuto di nuovo una sorpresa”, ha scritto la donna su Facebook. Gli aveva portato una targa con il suo nome e una calamita, ma son spariti anche degli accendini lasciati dagli amici. “Ma che coraggio hanno? Veramente penosi… Poi useranno queste cose a casa loro?”

Il messaggio della madre contro Sfera Ebbasta

Non è la prima volta che Donatella Magagnini affida a Facebook la sua rabbia per quello che successe a Corinaldo. Un mese dopo la tragedia, infatti, si scagliò contro Sfera Ebbasta con un lungo post in cui scrisse: “Si è fatto vivo solo dopo molti giorni. Poi per salvarsi la faccia si è tatuato le stelline e mi ha fatto pervenire una lettera dove diceva che era molto provato. Se davvero eri così addolorato io al tuo posto, se è vero che stavi arrivando, sarei venuto a verificare sul posto a vedere che era successo. Non riesco nemmeno a considerarti, ma ce l’ho a morte con i tuoi collaboratori. Imparate a non giocare con i sogni dei ragazzini che pur avendo pagato sono stati presi in giro e sono morti nell’attesa che tu arrivassi. Ricordati che il regalo più grande te lo sei fatto portandoti sulla coscienza 6 morti”.

Nonostante le accuse e le critiche, il rapper continua dritto per la sua strada. Immagine: Sfera Ebbasta/Instagram
Immagine: Sfera Ebbasta/Instagram