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Maestro di scuola materna arrestato per violenza sessuale sulle bimbe

Pubblicato: 24/05/2019 12:20

Tutto ha avuto inizio quando una piccola bimba di 5 anni ha deciso, con vergogna, di confessare alla madre quanto subito nell’asilo da parte del maestro di 64 anni. Racconti di sfregamenti nelle parti intime, baci, carezze, atteggiamenti molesti subiti dalla bimba ma che rappresentavano una realtà comune a più alunne di una scuola materna di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro.

Lamezia Terme, arrestato il maestro 64enne

Il Gip di Lamezia Terme, Carlo Fontanazza, a seguito delle dettagliatissime indagini frutto del lavoro dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato, ha deciso di emettere una misura cautelare in carcere nei confronti di un 64enne di Lamezia Terme, insegnante di una scuola d’infanzia nel medesimo comune.

L’ordinanza è stata eseguita dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato che proprio ieri pomeriggio ha raggiunto l’uomo sul quale grava ora la pesante e gravissima accusa di violenza sessuale su minori.

Incastrato dalle telecamere di video sorveglianza

Nel dettaglio, tutto aveva avuto inizio quando la madre di una bimba – alunna del 64enne – decise di sporgere denuncia dopo quanto raccontatole dalla figlia di 5 anni. Alla voce della madre si è poi unito un coro di altre mamme come lei, anche loro insospettite dai racconti delle altrettante bimbe.

La realtà che è emersa e che è stata poi verificata grazie alla ripresa diretta mediante l’installazione di un impianto di video sorveglianza all’interno della scuola ha fugato ogni dubbio riprendendo nel dettaglio tutti gli atteggiamenti morbosi e molesti dell’insegnante.

Palpeggiamenti, baci, sfregamenti

Nello specifico l’uomo è stato ripreso mentre poneva sulle proprie ginocchia le bimbe, accarezzandole morbosamente, dando loro molesti baci sul collo e sulla bocca, il tutto corredato da palpeggiamenti, toccatine e sfregamenti anche nelle parti intime delle stesse.

Una condotta filmata e poi messa nero su bianco dall’Ufficio Anticrimine del Commissariato che ha trasmesso le carta al Procuratore della Repubblica, Giuseppe Falcone che ha comportato infine, la decisione del Gip del Tribunale di Lamezia Terme di applicare un’immediata misura cautelare nei confronti dell’uomo.