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Salvini all’attacco delle regole europee: “Alcune gabbie si possono aprire”

Pubblicato: 25/05/2019 00:22

Matteo Salvini interviene a Bersaglio Mobile da Castel San Giovanni a Piacenza, dove ha chiuso la campagna elettorale per le europee. Il ministro dell’Interno ha parlato dei piani per l’Europa, del rapporto con gli alleati del governo e anche di temi strettamente di attualità, come l’incontro con la prof di Palermo e il pestaggio del giornalista di La Repubblica.

Matteo Salvini traghetta la Lega in Europa

Matteo Salvini è candidato come capolista per la Lega in tutta Italia. “Ci metto la faccia, sono l’immagine della Lega al governo. Abbiamo mantenuto alcune delle promesse fatte, piano piano stiamo dimostrando che volere è potere, ci metto la faccia per essere votato o punito“, dichiara il leader leghista.

L’asse dei sovranisti

Il ministro è stato accompagnato durante la campagna elettorale dai suoi alleati europei, come Marine Le Pen e l’olandese Geert Wilders, presenti anche alla manifestazione di Milano. “È la prima volta che c’è un’alternativa, che nella storia del Parlamento europeo non c’è un risultato scontato“, commenta, “Non solo con l’alleanza della Lega con i fiamminghi, i belgi, ma ci sono i francesi, gli inglesi con Farage, con cui spero di lavorare ancora“. Salvini dichiara che per lui destra e sinistra sono superate: “Per me c’è l’Europa dei popoli. Le etichette gratuite sono dell’estremismo. Secondo me gli estremisti del rigore, della fame, sono Macron e la Merkel“.

L’obiettivo è cambiare le regole economiche

Cambiamento delle regole e dei vincoli economici gli obiettivi principali della Lega. Salvini dichiara di volersi liberare “Della gabbia che ha portato disoccupazione, mettersi intorno a un tavolo con chi ci sta e rivedere le regole economiche che non funzionano“. In Italia “non mi rassegno alla crescita dello ‘0 virgola’” e all’aumento dell’Iva: “Ci sono delle regole vecchie, occorre mettere denaro nelle imprese e nelle tasche delle famiglie. Così com’è l’Europa è ferma, schiacciata da Usa e Cina e dal continente africano“, indicato per la sua crescita demografica.

Matteo Salvini mostra i rosari che gli sono stati regalati
Matteo Salvini mostra i rosari che gli sono stati regalati

Le europee il voto più importante

Per Salvini queste votazioni sono più decisive che mai per dare un nuovo volto all’Europa: “In questo momento storico è più importante scegliere un partito europeo perché i 3/4 delle leggi che arrivano in Parlamento a Roma partono da Bruxelles. L’Europa ci entra sul conto corrente, sullo scontrino, ci è entrata in maniera scorretta negli ultimi anni. È importante scegliere per l’Europa“. La contrapposizione per il ministro è tra “L’Europa dei grandi e l’Europa dei tanti” e dichiara che vorrebbe dare maggiori poteri al Parlamento europeo.

Non dimentica però la sfida delle amministrative, ad esempio in Piemonte, Firenze, Reggio Emilia, Bergamo. Sulla regione del Nord chiarisce che in caso di vittoria della Lega “la Tav si fa“.

Il governo va avanti con Giuseppe Conte

Io non userò il voto in Europa per rivendicare qualcosa in Italia“, assicura Salvini, che continuerà a supportare il governo gialloverde. Ovviamente gli equilibri saranno condizionati dai risultati: “Partiamo dall’anno scorso con Lega al 17%, è chiaro che se gli italiani fanno una scelta diversa evidentemente c’è un apprezzamento per quello che i ministri della Lega fanno, poi io non chiedo mezzo ministro o mezzo presidente in più“. Il governo va avanti 4 anni, quindi, “basta che tutti tornano a lavorare perché essere criticato dagli alleati è una roba un po’ strana. Da lunedì ragazzi al lavoro, perché altrimenti è complicata. Se uno è al governo si porta a caso lo stipendio per governare non fare l’opposizione“.

Far ripartire il lavoro abbassando le tasse

Matteo Salvini, quasi a voler echeggiare la “fase 2” promessa dall’alleato Di Maio, annuncia cambiamenti nella lista delle priorità. “Mica voglio occuparmi di immigrazione per una vita. La sfida è quella del lavoro. Voglio dimostrare che abbassare abbondantemente le tasse in Italia si può. Voglio dimostrare che quello che abbiamo fatto con l’immigrazione lo facciamo con il rilancio economico“.

La prospettiva che scattino le clausole di salvaguardia in caso non si trovino minimo 35 miliardi è scongiurata: “Figurati se aumentiamo l’Iva, lunedì cambia il mondo, alcune gabbie si possono aprire”. La promessa è rivedere le regole insieme a tutte le forze politiche europee.

salvini mentana
Bersaglio Mobile

La proposta di rivedere il reato di abuso d’ufficio

Salvini ha perorato la causa che tanti attriti ha causato con il Movimento 5 Stelle, la revisione del reato di abuso d’ufficio: “Il dottor Cantone, la persona meno accusabile di voler aiutare i furbetti, ha ribadito che l’abuso d’ufficio va rivisto perché sta bloccando il Paese“. Il reato sarebbe causa della stagnazione dei lavori pubblici: “Tutti hanno paura, nessuno firma, il Paese è fermo. Se non ci sono 38 pareri preventivi nessuno firma per non rischiare. Se uno ruba va in galera, ma non si può presumere che tutti in Italia siano disonesti. Se c’è un problema da risolvere la Lega è al lavoro per risolverlo. Semplifichiamo la vita a chi vuole lavorare, poi se uno è preso con le mani nella marmellata va via“.

L’incontro con la professoressa di Palermo

Salvini racconta dell’incontro con Rosa Maria Dell’Aria: “Abbiamo cominciato bene e finito meglio, ci siamo trovati in Prefettura tranquillamente, c’era anche il figliolo. Mi ha raccontato che in classe si discuteva su Salvini, sulle regole e si è fatto questo lavoro con il decreto Sicurezza. La stessa professoressa ha detto che è chiaro che nessuno mi paragona a Hitler e Mussolini. È nato un caso da un giornale e io mi sono offerto di andare nell’aula magna di quella scuola a spiegare le mie opinioni sui confini. Sono contento di averla incontrata, pace fatta“.

Il commento sul giornalista pestato dalla Digos

Con tutte le scuse a un giornalista che è stato malmenato“, interviene Salvini, “c’è anche l’idea di mettere dei segni di riconoscimento” alla stampa “perché lì il problema sono i soliti 300 antagonisti“. Il ministro dell’Interno dichiara di star lavorando a regole più severe contro i manifestanti violenti.