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La ex moglie aggredisce il figlio, lui la uccide: fermato, la sua versione non convince

Pubblicato: 19/06/2019 09:46

Sabato 15 giugno, a Carini, in provincia di Palermo, si è consumato l’omicidio di Anna Maria Scavo, una donna di 36 anni, dentro il negozio di scarpe in cui lavorava, davanti suo figlio di 14 anni. Ad ucciderla è stato il suo ex marito Marco Ricci che ha ammesso di averla uccisa, dicendo però di averlo fatto perché lei aveva aggredito il loro figlio, giunto nell’esercizio commerciale insieme a lui, quel giorno. La sua versione non ha convinto gli inquirenti che l’hanno fermato come indiziato di reato.

La versione di Marco Ricci e di suo figlio

Rispetto all’omicidio di Anna Maria Scavo sono ancora molti gli elementi da chiarire. Gli inquirenti hanno iniziato con il mettere in dubbio la veridicità del racconto del suo ex marito, Marco Ricci, che ha sostenuto di essere giunto insieme a suo figlio di 14 anni, il 15 giugno, nel negozio di scarpe in cui la sua ex moglie lavorava. Erano lì perché, secondo quanto sostenuto dal 41enne, il figlio di 14 anni voleva parlare con la vittima visto che, dalla separazione dei suoi genitori, sua madre aveva interrotto i rapporti con lui.

L’uomo sostiene di non essere inizialmente entrato nel negozio visto che tra lui la ex moglie non c’era più alcun tipo di rapporto, non si rivolgevano neanche più la parola, ma, una volta lì, il 41enne ha dichiarato che la sua ex moglie avrebbe aggredito suo figlio e le sue gridate, udite dall’uomo dall’esterno dell’esercizio commerciale, lo avrebbero spinto ad entrare. Quando ha varcato la soglia del negozio, Marco Ricci ha visto che il figlio era stato aggredito dalla sua ex moglie con un taglierino e, nel tentativo di fermarla, la donna avrebbe ferito anche lui ai polsi.

L’uomo avrebbe quindi reagito e, per difendere se stesso e suo figlio, avrebbe strappato dalle mani della 36enne il taglierino e l’avrebbe colpita con due coltellate alla gola uccidendola. La versione dell’uomo è stata confermata anche dal figlio di 14 anni, ma per gli inquirenti c’è qualcosa che non va. L’uomo era già stato iscritto nel registro degli indagati ma non si trovava in stato di fermo, anche perché sia lui che il figlio nella colluttazione con Anna Maria Scavo avevano riportato lesioni da taglio e si trovavano ricoverati in ospedale.

Marco Ricci fermato per l’omicidio della sua ex moglie

Gli accertamenti degli inquirenti hanno però ravvisato delle contraddizioni nel racconto di Marco Ricci, specie dopo aver eseguito un sopralluogo nel negozio di calzature in cui lavorava Anna Maria Scavo e che si è trasformato in scena del crimine. Stando a quanto riscontrato dai carabinieri della scientifica di Palermo, sarebbero emersi sul luogo del delitto molti indizi che comproverebbero la colpevolezza di Marco Ricci contraddicendo la sua versione dell’accaduto. Così, il procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e la pm del Tribunale di Palermo Giulia Beux ne hanno ordinato il fermo che è al momento in attesa di convalida da parte del gip.

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2019 09:52