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Di Maio e Salvini, frecciatine e scontri: torna l’incubo delle elezioni anticipate

Pubblicato: 22/06/2019 23:10

Votare o non votare, questo il dilemma. Il fantasma delle elezioni anticipate aleggia sul governo giallo-verde, ma né Matteo SalviniLuigi Di Maio vogliono intestarsi la caduta del governo. I sondaggi d’altronde parlano chiaro: la grande maggioranza degli italiani vuole che la legislatura continui, anche perché un’altro appuntamento alle urne sarebbe intollerabile. Pesa anche la prospettiva della finanziaria che aspetta il governo in autunno e non sarà probabilmente una passeggiata: se lacrime e sangue dovranno essere, allora meglio provare a scaricare la responsabilità sul compagno di maggioranza. Tutto sarà deciso entro il 20 luglio, quando la finestra per convocare le elezioni a settembre si chiuderà. Ma il governo reggerà per un altro mese?

Salvini e Di Maio: “Stuck in the middle with you”

Ricorda la celebre canzone degli Stealers Wheel, “bloccato nel mezzo con te”, la situazione dei due vicepremier. Dopo le elezioni europee molti hanno iniziato a fare il conto alla rovescia per la fine del governo, soprattutto da parte leghista. C’è chi chiedeva che Matteo Salvini, vero vincitore, passasse all’incasso per formare un governo leghista supportato da partiti minori, come Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Gli italiani non sembrano ben disposti verso la prospettiva di elezioni anticipate a settembre, così i due attivisti della maggioranza ci vanno cauti ed iniziano con il gioco del cerino sperando che l’altro provochi l’agognata crisi.

Cosa c’è in ballo

A pesare sulla bilancia ci sono diversi temi, tutti potenziali casus belli. In primo piano la procedura d’infrazione per debito eccessivo minacciata dall’Europao. Mentre Conte e Tria invitano a mantenere i toni bassi nella difficile trattativa, parlando di una situazione “molto complicata“, Matteo Salvini affonda il coltello, arrivando a proporre addirittura una manovra in estate. Secondo il ministro sarebbe l’escamotage per “non dare il sangue all’Europa“, dopo aver proposto un abbassamento delle tasse per 10 miliardi: “Se non me la dovessero far fare, io saluto e me ne vado“, ha dichiarato a Il Corriere della Sera.

Maretta in casa 5 Stelle

Il Movimento 5 Stelle è sicuramente in difficoltà: da una parte Di Maio si mostra intenzionato a mantenere ai minimi termini lo scontro con il ministro dell’Interno. Dall’altra le frecciatine non mancano. A Terni, durante un incontro con 300 parlamentari, Di Maio ha detto di Salvini che si fa la campagna elettorale “con gli aerei di Stato“, come riporta la registrazione pubblicata da Fanpage. Il ministro del Lavoro si è detto impegnato affinché il governo duri altri 4 anni, prospettiva in cui questo Parlamento eleggerebbe anche il Presidente della Repubblica tra un anno. Ipotesi anche questa sgradita a larga parte della Lega.

Anche all’interno del suo Movimento Di Maio deve ripristinare l’ordine. Il ministro avrebbe detto di essersi “inc*****o” in questi giorni quando ha sentito la frase “burocrati chiusi nei ministeri“. Il riferimento è al libro di Alessandro Di Battista, che ha risposto dal Rousseau City Lab di Catania: “Tra me e Di Maio va tutto benissimo. Non rispondo a polemiche montate ad arte. Quello che dico è che un momento in cui bisogna trovare i soldi. Salvini provoca ogni giorno, nella sua logica c’è mandare tutto all’aria per tornaconto personale. Ogni giorni si berlusconizza un po’ di più“. Insomma, una situazione di stallo che troverà un esito solo il 20 luglio, sperando che nel frattempo qualcuno si ricordi di mantenere i conti in ordine.

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2019 23:11