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Palermo, trovato dell’acido sul volto della donna uccisa dall’ex marito

Pubblicato: 23/06/2019 11:44

Nuovi indizi e dettagli scoperti dagli inquirenti aggravano la già precaria posizione di Marco Ricci, ex marito della defunta Anna Maria Scavo, 36 anni. L’uomo ha ucciso l’ex moglie con un taglierino nel negozio di calzature dove lavorava la donna, a Carini, in provincia di Palermo. Presente sul luogo anche il figlio 14enne della coppia, rimasto ferito. Entrambi hanno riferito di esser stati aggrediti dalla donna, morta accidentalmente. Ma la loro versione non convince. E con la nuova scoperta che sul corpo della donna erano presenti anche tracce di acido, e una siringa sul luogo del delitto, la situazione si complica.

La scoperta dell’acido aggrava la situazione

Nel negozio di Carini dove la vittima lavorava, gli investigatori hanno trovato una siringa contenente dell’acido. Il medico legale ha poi confermato che anche sul volto e all’interno della bocca di Anna Scavo era presente dell’acido. Il 41enne aveva confessato di aver sferrato i due tagli mortali alla gola dell’ex moglie con un taglierino, ma affermava di aver agito in difesa del figlio 14enne. L’adolescente aveva confermato la versione del padre, asserendo che la madre l’avrebbe aggredito con il taglierino e a quel punto Ricci sarebbe intervenuto per salvarlo. Entrambi riportavano ferite di arma da taglio. Gli inquirenti, tuttavia, avevano notato diverse contraddizioni e lacune nel racconto di padre e figlio. Il ritrovamento dell’acido sul cadavere della donna rende ancor meno credibile la loro versione.

La versione non convincente di padre e figlio

I Carabinieri avevano fermato Ricci 3 giorni dopo il delitto, inserendolo nel registro degli indagati quando era ancora ricoverato in ospedale per le ferite da taglio riportate durante la colluttazione con l’ex moglie. Dopo aver ritenuto la versione dell’uomo non convincente, il gip ha convalidato il fermo. Ci sarebbero infatti diversi indizi della colpevolezza di Ricci. Con la scoperta dell’acido, con il quale si pensa avesse intenzione di sfregiarla, la posizione di Marco Ricci si aggrava ulteriormente. L’uomo al momento si trova in custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio volontario. La Procura dei minori intanto indaga sulla posizione del figlio 14enne. Pure la sua versione non convince, anche perché nelle sue tasche son stati trovati scontrini e soldi del negozio della madre.