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Flat Tax: Luigi Di Maio contro la Lega: “Niente nascondino con 15 miliardi”

Pubblicato: 24/06/2019 17:01

L’atmosfera si fa tesa quando si parla di Flat Tax, ed oggi un nuovo scontro si consuma tra Movimento 5 Stelle e Lega. Dopo Matteo Salvini, che sostiene di poter garantire copertura adeguata alle Flat Tax, è il viceministro dell’Economia Massimo Garavaglia a sfidare il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.

Luigi Di Maio però replica prontamente, suscitando una nuova risposta di Garavaglia. Ma il vicepremier sembra interessato anche a commentare il dietrofront della Lega sulla faccenda Minibot, concepiti per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione, ma che potrebbero, secondo alcuni guidare l’Italia fuori dall’Euro.

Il botta e risposta

Tra Garavaglia e Di Maio ormai è botta e risposta. Il primo intervistato da Radio Capital, interrogato sulle risorse per la Flat Tax ha detto: “Ci sono, le abbiamo individuate. Non le dico altrimenti Di Maio me le ruba…” E poi aggiunge sfidandolo: “Dacci quelle del minimo salariale”.

Immediatamente, in occasione della conferenza di Taranto, Di Maio ha risposto: “Non è il caso di giocare a nascondino con 15 miliardi per fare la flat tax, non devono dirlo a Di Maio  ma a tutti gli italiani“. E ancora: “Spero che siano 15 miliardi freschi, di risorse che non tolgono nulla agli italiani“. A questo punto sul Sole 24 Ore è comparsa un’altra replica di Garavaglia: “Non ci interessa fare polemiche. Noi abbiamo tutto chiaro. Vediamo anche le altre carte”. Il viceministro appare molto sicuro: “Abbiamo diversi modelli che stiamo affinando per poi scegliere insieme a Salvini e agli altri amici il modello migliore. A valle di quello ci sono costi, coperture e quant’altro“.

La questione Minibot

Un altro argomento caldo che sta infiammando le dinamiche interne della Lega è sicuramente la questione Minibot. Se la scelta di questo espediente per sanare il debito pubblico era stato votato all’unanimità, quest’oggi si sono fatti avanti i primi dubbi. La Lega, primo partita promotore, sembra non essere poi tanto convinta. Ne è una prova lampante l’inaspettato dietrofront di Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Quest’ultimo ha dichiarato ieri a Losanna: “C’è ancora chi crede a Borghi? Ma vi sembrano verosimili i Minibot? Se si potessero fare li farebbero tutti“. Il numero 2 della Lega, con questa mossa ha scatenato polemica all’interno dello stesso partito.

Si sorprende anche Di Maio, che sempre da Taranto ha commentato: “Sono rimasto molto colpito dal fatto che la Lega abbia cambiato posizione“. E infine ha aggiunto: “Io non sono affezionato ai mini Bot ma al fatto che lo Stato debba pagare i crediti delle imprese. Lo Stato deve pagare i suoi debiti. Poi li si chiami come si vuole. Per me è molto importante, perché ne va della credibilità dello Stato. Non puoi chiedere di pagare le tasse alle imprese e poi tu non paghi le imprese“.