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Roma, studente morto al rave abusivo: indagini per omicidio colposo

Pubblicato: 25/06/2019 10:31

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, in merito al caso di Francesco Ginese, il 26enne morto nel tentativo di scavalcare la recinzione dell’Università La Sapienza per accedere a un rave party abusivo. Al vaglio degli inquirenti alcuni video che potrebbero essere fondamentali per definire eventuali responsabilità di chi deve vigilare sugli spazi interni all’ateneo. Duro attacco di Matteo Salvini: “La pacchia deve finire“.

Morto al rave alla Sapienza: si indaga per omicidio colposo

Il caso del 26enne Francesco Ginese, morto mentre tentava di scavalcare il cancello della Sapienza per partecipare a un rave abusivo, è sul tavolo della Procura di Roma. I

n queste ore si indaga per omicidio colposo con fascicolo aperto a carico di ignoti, ma non sono escluse novità in merito alla contestazione di eventuali responsabilità sui fatti della notte tra venerdì e sabato scorsi.

Uno dei principali interrogativi da risolvere è quello sull’organizzazione della serata, che non avrebbe avuto alcuna autorizzazione e che apre alla necessità di verificare la posizione di chi doveva sorvegliare sugli spazi dell’ateneo.

L’attacco di Matteo Salvini

Matteo Salvini, che ha affidato a Facebook il suo parere su una serie di questioni collaterali al decesso del giovane, sollecita risposte da parte del rettore.

È inaccettabile morire a 26 anni per partecipare a un concerto illegale all’interno di una università pubblica come La Sapienza. La responsabilità di questa morte è anche di chi permette queste illegalità da troppo tempo, tra occupazioni di aule e feste non autorizzate con uso e abuso di alcolici e altre sostanze. (…) ora che ci è scappato il morto il rettore è chiamato a risponderne“.

Il vicepremier ha annunciato un’indagine in sinergia con il ministro della Giustizia Bonafede. Salvini chiede quante denunce siano ferme in Procura in merito a eventi illegali all’interno dell’ateneo e promette la massima attenzione sul caso: “La pacchia deve finire per rispetto delle migliaia di studenti e professori che vanno in Università per imparare e lavorare, non per fare casino“.

post su Facebook di Matteo Salvini
Il post di Matteo Salvini su Facebook

Indagini sul rave abusivo

La morte di Francesco Ginese ha dato impulso a una serrata attività investigativa sull’organizzazione del party non autorizzato. La Digos lavora a una seconda informativa sul caso, in cui saranno preziose le immagini di quella serata alla Sapienza.

L’Università della Capitale ha rigettato ogni responsabilità, precisando che “l’iniziativa è stata organizzata senza richiedere alcuna autorizzazione. Come succede in questi casi, si è provveduto a inviare una nota informativa alle forze dell’ordine e all’Asl, allertando inoltre il commissariato interno“.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, circa 2.500 giovani erano presenti al rave abusivo del 21 giugno scorso durante la Notte bianca della Sapienza.

*immagine in alto: fonte/Facebook Francesco Ginese, dimensioni modificate