Vai al contenuto

Roberta Ragusa, Antonio Logli condannato in Cassazione: “Sono disperato”

Pubblicato: 11/07/2019 10:37

Ieri sera, la Cassazione ha confermato le sentenze di primo e secondo grado emesse contro Antonio Logli condannandolo a 20 anni di carcere per l’omicidio e la distruzione del cadavere di Roberta Ragusa. La sentenza è stata accolta con favore dai familiari della donna, scomparsa dalla villetta in cui viveva con i 2 figli e il marito a Gello, frazione di San Giuliano Terme in provincia di Pisa, la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. Di segno completamente opposto, chiaramente, sono state le reazioni di Antonio Logli e della sua compagna, Sara Calzolaio, che ai tempi della scomparsa di Roberta Ragusa, era la sua amante. La reazioni dei parenti di Roberta Ragusa e di suo marito Antonio Logli sono state opposte.

Sono disperato

Come riporta Tgcom 24, il legale di Antonio Logli, Roberto Cavani, ha riferito la reazione dell’uomo una volta appresa la decisione della Corte di Cassazione che ha confermato la sua colpevolezza rispetto alla morte e alla distruzione del cadavere di sua moglie, Roberta Ragusa. Sono disperato, non ho fatto nulla“, avrebbe dichiarato Antonio Logli, ieri sera, in lacrime. Logli stava attendendo la sentenza in un bed and breakfast insieme alla sua compagna, Sara Calzolaio, e a sua figlia, Alessia.

Disperata sarebbe apparsa anche Sara Calzolaio, che avrebbe detto queste parole dopo la sentenza della Suprema Corte: “Non è giusto, non è giusto“. Ieri sera, Antonio Logli si è costituito e al momento si trova recluso nella Casa Circondariale delle Sughere a Livorno.

La reazione della famiglia di Roberta Ragusa

La sentenza della Corte di Cassazione contro Antonio Logli è stata accolta favorevolmente dalla famiglia di Roberta Ragusa. In questi anni, i parenti della vittima hanno sempre rifiutato la tesi secondo la quale la donna si sarebbe volontariamente allontanata dalla casa in cui viveva con il marito e i figli, tesi sostenuta invece da Antonio Logli e dai figli.

Maria Ragusa, la cugina di Roberta, che in questi anni si è sempre spesa per ottenere ottenere verità, ha reagito alla sentenza con queste parole: “Finalmente si smetterà di dire che mia cugina era in giro a divertirsi. Mia cugina è morta, lo ha detto anche la Cassazione. Giustizia è fatta“. Ieri sera, la donna ha anche postato su Facebook una foto di sua cugina in cui si legge: “Io sono Roberta Ragusa e finalmente oggi ho avuto Giustizia“.

Credits immagine in alto: Ansa