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Affidi Illeciti: le parole di Claudio Foti dopo la revoca dei domiciliari

Pubblicato: 21/07/2019 12:20

Dopo la notizia della caduta delle accuse di manipolazione a carico dello psicoterapeuta Claudio Foti in merito al caso Affidi Illeciti, è lo stesso Foti a parlare in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

Claudio Foti è direttore scientifico della onlus Hansel&Gretel finita nella turbinosa inchiesta Angeli e Demoni; lo psicoterapeuta era accusato di presunta manipolazione ai danni di una bambina durante la terapia. Foti secondo le accuse, poi cadute, avrebbe alterato lo stato emotivo e psicologico della paziente.

Le terapie erano registrate

È stato lo stesso Claudio Foti a raccontare che cosa ha portato i giudici ad accogliere l’istanza del suo legale Girolamo Goffari. Istanza che ha portato alla revoca degli arresti domiciliari e al riconoscimento da parte del Tribunale del Riesame dell’assenza di elementi/ indizi di colpevolezza. Si tratta delle registrazioni delle sedute. “Per fortuna il diavolo fa le pentole e non i coperchi, e la grazia del Signore mi ha consentito di ricordarmi che io quegli incontri li avevo registrati”. Foti racconta di aver presentato come prova della sua difesa 20 ore di filmati per un totale di 15 sedute: “Mi hanno salvato”.

Se non avessi trovato i video” racconta al Corriere della SeraAvrei potuto fare tute le chiacchiere del mondo, ma sarei ancora agli arresti”. Lo psicoterapeuta racconta che le sue sedute si sono svolte sempre nel “rispetto empatico” senza elementi che lui definisce di “induzione” né “una concentrazione forsennata sull’abuso”. I filmati, dice Foti, “sono inequivocabili” e “smentiscono clamorosamente le testimonianze contro di me”.

Tempo per riprendersi

Claudio Foti non è più ai domiciliari ma ha comunque l’obbligo di firma; al momento restano le accuse di abuso d’ufficio in concorso, accuse che il suo legale è fiducioso di far cadere al più presto. Ora lo psicoterapeuta ha affermato di aver bisogno di tempo per riprendersi,subire un processo mediatico così così duro, quando da 30 anni porti avanti in maniera impegnata e sofferta un’attività a favore delle donne e dei bambini, è veramente difficile”.