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Fase 2, aumentano i prezzi di benzina e diesel: amara sorpresa per gli automobilisti?

Pubblicato: 19/05/2020 19:22

Mentre il Paese entra a pieno regime nella fase 2, gli italiani rispolverano le autovetture per recarsi al lavoro, a fare acquisti o incontrare amici e parenti. Macinati chilometri su chilometri, il richiamo del distributore si fa pressante. Proprio qui un’amara sorpresa attende gli automobilisti: dopo il calo dei prezzi dei carburanti durante la quarantena, dovuto alla contrazione della domanda, si assiste ora al trend inverso. I prezzi di diesel e benzina sono tornati ad aumentare. Un buon motivo per inforcare la bicicletta, considerati gli incentivi del bonus mobilità.

I prezzi aggiornati di benzina e diesel

I principali gestori hanno ritoccato verso l’alto i prezzi consigliati dei carburanti alla pompa. Proprio stamattina Eni ha suggerito un rialzo di 1 centesimo, secondo quanto riporta Quotidiano Energia. Il “cane a sei zampe” non è solo: Ip, Q8 e Tamoil avrebbero adottato la stessa politica. Per conoscere il prezzo medio praticato dai gestori sul territorio nazionale si può fare riferimento a Osservaprezzi carburanti, portale del Ministero dello Sviluppo economico. I dati rielaborati più aggiornati attribuiscono alla benzina un prezzo pari a 1,368 euro al litro se in modalità self, per salire a 1,522 euro/litro se comodamente serviti.  Per quanto riguarda il diesel, si ondeggia tra i 1,254 euro/litro per il self e 1,411 euro/litro al servito.

La crisi sul mercato petrolifero

Il rialzo del costo dei carburanti giunge dopo settimane di stagnazione sul mercato, in cui il valore di benzina e diesel è stato trascinato verso il basso dal calo dei consumi e dalla crisi del mercato petrolifero. A inizio aprile la quotazione dell’oro nero ha toccato i suoi minimi storici, sebbene questo drastico crollo non sia stato seguito da un ridimensionamento proporzionale del costo dei carburanti.

Normale: come spiega Altroconsumo, “sul prezzo finale incide pesantemente la componente fiscale che, soprattutto per quanto riguarda l’accisa, è fissa”. Ecco perché, intorno al 20 aprile, il prezzo del petrolio al barile ha addirittura raggiunto valori negativi, mentre il costo dei carburanti alla pompa è diminuito del 10% al massimo.

Il prezzo del petrolio ritorna a salire

In questi giorni anche il prezzo del petrolio ha ripreso la sua scalata verso valori positivi. Complice il globale allentamento del lockdown e i tagli alla produzione decisi da Opec e Stati Uniti, il mercato del greggio torna a respirare. Le quotazioni si sono riassestate al di sopra dei 30 dollari al barile, lasciandosi alle spalle due mesi di crisi nera come il petrolio.