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Rita Pavone si racconta: una vita tra l’amore per la musica e Teddy Reno

Pubblicato: 23/05/2020 13:16

Ospite di Caterina Balivo a Vieni da me, in collegamento dalla Svizzera, Rita Pavone ha ripercorso tutta la sua carriera, l’amore, la quarantena e… quell’aneddoto in più sulla crisi tra Morgan e Buio a Sanremo.

Prima vera influencer

Guardando i video degli anni ’60 delle sue hit di successo, Rita Pavone ricorda il suo look originale, quasi atipico per l’epoca, che l’ha resa precursore delle moderne influecer.

Svelando il perché di quei capelli corti, Rita Pavone racconta che prima di apparire in televisione aveva i capelli lunghi come tutte le sue coetanee poi, dopo aver visto Sabrina di Audrey Hepburn, decise di tagliarli; “Avevo fatto un piccolissimo errore di valutazione, che lei aveva un visino diverso dal mio così mi trovai con questa acconciatura da ragazzino. All’epoca portavamo la gonna, il sottogonna, i tacchi alti, così decisi di trovare qualcosa che si abbinasse a quel look, così mi inventai calzoni, camicia e bretelle..

Tutte le ragazzine volevano essere come me, era una cosa davvero divertente. (…) Lo trovavo un motivo d’orgoglio”.

Una carriera ricca di evergreen

Rita Pavone ricorda gli inizi della sua carriera che risale, a detta sua, dalla più tenera età: “Io pare che cantassi bene già all’età di due anni, cantavo una canzone messicana (…) mi mettevano su un tavolo ed era difficile farmi scendere. Così mio padre mi ha portato a vedere i grandi film musicali, a quel punto mi son detta che o divento qualcuno o mi sposo un bravo ragazzo”, il resto è stato storia.

Moltissime delle sue canzoni sono ancora canticchiate e restano avvolte da un fascino intramontabile: “Sono molto felice di avere avuto persone che hanno scritto per me canzoni così, sai non è tanto facile portare avanti canzoni per 50 anni e che siano ancora così fresche che diano ancora quell’emozione... è la cosa a cui un artista ambisce con tutte le sue forze, cioè che tutti i suoi brani diventino un evergreen, questa per me è una grande gioia, una grande vittoria”.

Sanremo e Resilienza 74

L’esperienza sanremese messa a confronto con la prima volta sul palco dell’Ariston nel 1969 mostra tutto il percorso artistico e di vita di Rita Pavone. Un ritorno sul palco con un grinta incredibile, interpretando un brano scritto da suo figlio cui è seguito un disco e un vinile in edizione limitata, contenente tutto quello che è “Accaduto all’estero, tutto quello che la gente non sa di Rita Pavone”. La ciliegina sulla torta? 50milioni di dischi venduti.

Sanremo è stato un bel momento per la cantante: “Ho cantato un pezzo che ritenevo favoloso” ha raccontato e non solo per lei “Mi ha scritto un americano dicendomi, “quando ho letto che partecipava alla gara sono rimasto sorpreso” (…) Andare come ospite era una vittoria data per scontata, avere una standing ovation con un brano nuovo… mettersi in gioco, io non mi guardo indietro conosco già il mio passato, voglio vedere il futuro“.

Bugo, Morgan e… Rita

Ricordano il marasma generatosi dall’abbandono del palco da parte di Bugo, dopo la lite con Morgan, Rita Pavone ancora ride e svela il perché: “Quando se ne son andati, e mi tenevano dietro le quinte, dicevo, state tranquilli io non scappo. Poi sono salita sul palco e ho iniziato a cantare -Niente, qui non succede proprio niente- mi è venuto da ridere, se guardate la clip si vede. Perché quello che stava accadendo era ridicolo, c’era Morgan che chiedeva dove fosse andato Bugo ma come l’hai insultato fino ad ora cosa ti aspetti che lui faccia… la sorpresa mi pareva un po’ stravagante”.

Il matrimonio con Teddy Reno

Infine il ricordo del grande amore con Teddy Reno e un matrimonio che va avanti da 52 anni nonostante le terribili critiche iniziali. Rita Pavone racconta il perché dei due matrimoni, quello super segreto in un convento a Lugano, officiato dal vesco Cartella seguito poi da quello civile. “Come credente per me è stato importantissimo il matrimonio a Lugano, perché ho conosciuto monsignor Cartella che ha creduto nella nostra unione” ha raccontato rivelando quello che le disse lo stesso Cartella: “Vi sposo io perché ho capito che starete bene insieme”.

ll matrimonio fu uno scandalo si ma, come spiega la stessa Pavone, per i tempi che erano diversi e incapaci di accettare una tale diferenza di età accompagnato dal divorzio di Reno di due anni prima. Inoltre, racconta “Nessuno mi voleva sposata”, soprattutto il papà che la vedeva come la sua eterna bambina.

La maggiore ostilità a questa unione che fu d’amore è stato il padre della cantante, che arrivò persino a citare la figlia in giudizio. Forturnamente però, qualche anno dopo, fu lo stesso a rendersi conto del suo errore di giudizio: “Ci ha visto parlare in giardino e mi disse, credo di aver tappato alla grande con voi”.