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Milena Vukotic a Io e Te: “Mia sorella Vera ha deciso che dovevo danzare”

Pubblicato: 29/06/2020 16:57

L’amata Milena Vukotic è stata ospite di Pierluigi Diaco a Io e Te.
Attrice talentuosa, Milena ha all’attivo moltissimi film, e la partecipazione a 84 anni a Ballando con le Stelle nel 2019.

Al Faccia a Faccia l’attrice ha parlato con la sua consueta timidezza ed eleganza di tutte le sue esperienze passate, regalando anche un curioso aneddoto sulla sua collaborazione con un famoso regista.

Chi è Milena Vukotic

Milena Vukotic è nata nel 1935 da padre commediografo e madre pianista.
Figlia d’arte, dopo aver a lungo praticato il ballo, è divenuto una grandissima attrice.

Così Milena Vukotic ha all’attivo più di 95 pellicole di registi molto importanti come per esempio Dino Risi, Federico Fellini, Carlo Verdone, Luis Buñuel.

La Vukotic ha parlato con orgoglio della sua lunga carriera, e delle scelte che ha dovuto fare: “Non è sempre facile scegliere, dipende da tanti elementi. Quello che posso dire è: ho sempre fatto tutto quello che ho fatto con immenso piacere“.

La partecipazione a Ballando con le Stelle

Diaco, elogiando le parole dell’attrice, si complimenta per la semplicità e l’eleganza che riesce sempre a manifestare, e che negli anni è riuscita a portare anche in televisione, come ad esempio nel 2019, quando Milena Vukotic partecipò come concorrente alla quattordicessima edizione di Ballando con le Stelle.

Ballando con le Stelle è stata una prova abbastanza difficileracconta la Vukotic – Io non ballavo più da tanti, troppi anni, per mia scelta. Quando si è ballato, si è molto avvantaggiati rispetto al resto dell’umanità“.

Continua spiegando che come ballerini “Abbiamo costanza e un grandissimo amore per quello che facciamo. Cosa che per esempio come attori non abbiamo così solida. Un ballerino non può barare […] perché ci vuole una base molto molto solida, ci vuole la tecnica“.

Con un sorriso, Milena commenta le reazioni dei suoi amici quando annunciò che avrebbe partecipato a Ballando con le Stelle: “Sono anche un po’ matta… i miei amici e le mie amiche mi hanno detto che forse non era il caso. Però io ero avvantaggiata, avevo già ballato, anche se molti anni prima“.

Momenti di imbrazzo in studio

Durante il Faccia a faccia, ogni giorno Pierluigi Diaco invita l’ospite a improvvisare un pezzo musicale.

Come di consueto, il conduttore ha preso in mano la chitarra, invitando Milena a leggere il testo di una canzone napoletana e cantarla con lui.
Ma la Vukotic, tra l’imbarazzo e la timidezza, ha dichiarato di non saper leggere i testi in napoletano.

Il lieve imbarazzo è però passato in fretta, e l’attrice ha ribadito il suo amore per la musica napoletana, cantando qualche frase sulle note della chitarra di Diaco.

Milena racconta la sua famiglia

Posata la chitarra e passato il momento di imbarazzo, Milena Vukotic ha tirato fuori nuovamente il sorriso e ha raccontato dei suoi genitori: “Dunque io vengo da una famiglia di musicisti da parte della mamma e attori e letterati da parte di papà […] Le vicissitudini della vita hanno portato a far sì che i miei genitori si separassero“.

Nonostante questo, l’attrice ha dichiarato che i rapporti con la famiglia sono sempre stati ottimi, in particolare ricorda il sostegno della sorella Vera: “Io ho un fratello e una sorella, Giorgio e Vera. È stata Vera a decidere che io dovevo studiare la danza vedendo la mia passione“.

L’origine della dedica di Buñuel: “Siamo tutti cosiddetti liberi”

Infine Diaco ha consegnato a Milena Vukotic il disegno realizzato in diretta da Lucangelo Bracci, sul quale quest’ultimo ha apposto una citazione: “Siamo tutti cosiddetti liberi“.

Milena ha apprezzato moltissimo il disegno e ha raccontato l’origine di quella citazione: “Facendo il mio primo film di Luis Buñuel, comprai subito un libro che lo riguardava. Stavamo girando a Parigi “Il fascino discreto della borghesia”. Ho girato circa un mese e avevo il libro in camerino e non ho mai avuto il coraggio di chiedergli di filmarmelo”.

La Vukotic continua il racconto, dicendo che una volta tornata a casa ha sognato che il regista le firmava il libro con una scritta: “Siamo tutti uomini liberi“. Così, ha preso coraggio ed è tornata sul set, raccontando a Luis Buñuel il suo sogno: “Lui stava girando in quel momento. Si gira, mi guarda e mi dice “Io ho scritto così?! Dovevo essere completamente ubriaco!” e per questo mi ha firmato il libro in questo modo“.