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Cina, scoperto un nuovo virus nei maiali che potrebbe causare una nuova pandemia

Pubblicato: 30/06/2020 11:58

Sono ore piuttosto intense sul fronte delle informazioni inerenti all’evoluzione dell’emergenza Coronavirus. Mentre l’Oms lancia l’allarme sugli scenari futuri – con un chiaro “il peggio deve ancora venire” – dalla Cina, nodo nevralgico della prima crisi Sars-CoV-2, arriva un’altra notizia. Secondo quanto riportato dall’Ansa, sarebbe stato scoperto un nuovo virus influenzale potenzialmente pandemico, simile a quello responsabile dell’influenza H1N1. Sul patogeno lavora un team di ricercatori il cui studio è stato pubblicato sull rivista scientifica inglese PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of AmericaI), il 29 giugno scorso.

Nuovo virus dalla Cina? Lo studio

Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America è la rivista scientifica statunitense, organo ufficiale della United States National Academy of Sciences, in cui il 29 giugno scorso è stato pubblicato uno studio sulla scoperta di un virus potenzialmente pandemico dopo il Sars-CoV-2.

Si tratterebbe di un patogeno simile a quello dell’influenza H1N1, che i ricercatori delle Università di Pechino e Shandong avrebbero isolato nei maiali nell’ambito di un piano di sorveglianza e intervento precoce sulle epidemie sollecitato dall’Oms.

Il nuovo ceppo identificato in Cina, scrive Adnkronos, sarebbe simile all’influenza suina del 2009. Finora non rappresenterebbe un’elevata minaccia ma sarebbe stato inserito tra i virus da tenere sotto stretta osservazione.

Scoperte recenti infezioni

G4 EA H1N1, questo il nome indicato nella ricerca, sarebbe capace di crescere e moltiplicarsi nelle cellule che rivestono le vie aeree umane e sarebbe stata individuata l’evidenza di una recente infezione in alcuni lavoratori dell’industria di carne suina in Cina. Sarebbe stata rilevata la presenza di anticorpi nel 10% su un campione di circa 300 persone sottoposte ad analisi.

Secondo i ricercatori, non si esclude che possa mutare ulteriormente e diffondersi da uomo a uomo, innescando un focolaio globale. Kin-Chow Chang, ricercatore della Nottingham University (Regno Unito), alla BBC ha dichiarato che, sebbene non ancora una minaccia concreta, il nuovo virus oggetto di studi non dovrebbe essere ignorato.

Ultimo Aggiornamento: 30/06/2020 14:33