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Coronavirus, 91 invitati al matrimonio in quarantena: positivo il padre della sposa

Pubblicato: 10/07/2020 21:35

L’Italia lotta ogni giorno per uscire una volta e per tutte dall’emergenza Coronavirus. Nei giorni scorsi, hanno destato molta preoccupazione le notizie della risalita dei contagi, così come vari focolai sparsi per le Regioni che per forza di cose tengono alto il livello di attenzione. Dopo il caso di un cittadino straniero positivo al Covid-19 che ha viaggiato per tutta Italia in treno e taxi, dal padovano arriva ora un altro caso allarmante: 91 invitati a un matrimonio sono finiti in quarantena, per colpa del padre della sposa.

Matrimonio a Cittadella: positivo il padre della sposa

La notizia viene riportata dai quotidiani locali, che riferiscono di un matrimonio con 91 invitati a Cittadella, in provincia di Padova. Tutti, sono finiti in isolamento dopo che il padre della sposa è risultato positivo al Coronavirus. Il matrimonio si è tenuto il 27 giugno e pochi giorni dopo il padre avrebbe iniziato a sviluppare i sintomi.

Si è attivata a quel punto la rete di sicurezza, che ha provveduto a rintracciare tutti gli invitati al matrimonio per metterli in isolamento: viene riferito che al momento è risultato positivo un amico della sposa.

Invitati da molte Regioni e dalla Francia

A sorprendere di questa notizia è la portata delle persone coinvolte: sono mesi e mesi, infatti, che viene ripetuto senza sosta che per tenere basso l’indice di contagio e in ultimo mettere un freno al Coronavirus, è fondamentale il distanziamento sociale e evitare assembramenti. 91 persone ad un matrimonio a Cittadella, sono decisamente un assembramento.

Inoltre, viene riportato dai media locali che gli invitati provengono da numerose Regioni: non solo Veneto, ma anche Lombardia e Piemonte, Lazio e Friuli; di più: qualcuno sarebbe arrivato addirittura dalla Francia, per presenziare al matrimonio.

Il padre avrebbe manifestato i sintomi solo dopo il matrimonio, e non viene riferito se durante la celebrazione si siano attese le necessarie misure di sicurezza, quali per esempio la mascherina. Una riprova che il contagio è ancora dietro l’angolo, e che la ripartenza non può e non deve far abbassare la guardia.