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Libano, esplosione a Beirut: coinvolti anche dei militari italiani

Pubblicato: 04/08/2020 21:25

Arrivano aggiornamenti sulla devastante esplosione che ha colpito la città di Beirut, in Libano, nel tardo pomeriggio di oggi. Dalle prime notizie, è filtrato che sarebbe esploso per motivi da accertare un magazzino di fuochi d’artificio. Nel tremendo boato sono state ferite centinaia di persone e ora vengono riportati anche i primi morti. Coinvolti inoltre anche dei militari italiani.

Esplosione a Beirut: 50 vittime finora

Le immagini stanno scioccando il mondo: una prima grossa fumata grigia, quindi un’esplosione che è stata avvertita anche a Cipro, 240 km dal Libano. Le immagini dal luogo del disastro sono terribili: macerie ed edifici completamente distrutti, oltre che decine di persone portate via insanguinate.

Secondo quanto riportato da numerose fonti, il governatore Marwan Aboud avrebbe dichiarato Beirut “una città distrutta“, asserendo inoltre che le immagini del fungo ricordano quelle di Hiroshima. Il governatore, inoltre, alle emittente locali ha definito l’esplosione di Beirut “un disastro nazionale senza precedenti“. Finora, il Ministro della Salute libanese ha riportato un bilancio di oltre 2.500 feriti e almeno 50 morti.

Beirut, coinvolti dei militari italiani

Lo Stato Maggiore della Difesa ha divulgato un comunicato per rendere noto che un militare italiano è stato ferito dall’esplosione avvenuta a Beirut. Il militare, del Sector West di UNIFIL, sarebbe ferito solo leggermente, ma sul luogo era presente l’intero team della missione. È stato lo stesso militare, afferma lo Stato Maggiore, ad avvisare i familiari.

Ancora ignota la presenza o meno di altri italiani nell’area: per questo si sta attivando la Farnesina.

L’esplosione forse dovuta al nitrato d’ammonio

Mentre ancora si cerca di capire le reali dinamiche dell’esplosione, fonti riferiscono che il Ministro dell’Interno Mohamed Fehmi avrebbe detto alle emittenti locali che la causa potrebbe essere dovuta ad un enorme quantità di nitrato di ammonio. Tale composto, è utilizzato anche nella fabbricazione di esplosivi o, appunto, di fuochi d’artificio.

L’onda d’urto ha distrutto vetri, danneggiato edifici ed è arrivata anche a sconquassare case e appartamenti a 10 km dal luogo d’origine. Numerosi i video del momento dell’esplosione, tutti si concludono con il testimone che perde l’equilibrio per l’onda d’urto.

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Ultimo Aggiornamento: 04/08/2020 22:49