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Morta suicida Daisy Coleman: raccontò lo stupro subito in un documentario Netflix

Pubblicato: 06/08/2020 11:29

La sua tragica esperienza, tutto il suo dolore e il suo passato erano confluiti in un documentario che è tuttora disponibile su Netflix, Audrie & Daisy. Si è tolta la vita a 23 anni Daisy Coleman, la giovanissima ragazza vittima di violenza sessuale quando aveva solamente 14 anni.

Daisy Coleman, morta suicida la 23enne vittima di stupro

La prima a preoccuparsi e a comprendere che potesse essere accaduto qualcosa a Daisy è stata la madre, Melinda. Di fronte ad un prolungato silenzio, la preoccupazione ha portato la madre di Daisy a contattare la Polizia chiedendo di controllare la casa per sapere se sua figlia stesse bene ma Daisy purtroppo, già non c’era più. “Penso che abbia immaginato che io potessi vivere senza di lei. Non posso. Vorrei aver potuto farmi carico io del suo dolore“, scrive la madre in un lungo sfogo su Facebook dove comunica la scomparsa della figlia, morta suicida.

La violenza sessuale nel 2012

Proprio Catherine Daisy Coleman era divenuta nota al pubblico per il documentario sulla sua vita presentato al Sundance Film Festival nel 2016 per diventare poi parte della vasta offerta proposta da Netflix. Un documentario vivido e crudo, pluripremiato, che poneva al centro dell’interesse dello spettatore una tematica tristemente attuale, il bullismo dal punto di vista di una vittima di violenza sessuale da parte di altri adolescenti come lei. Così infatti, il nome di Daisy divenne purtroppo noto in America ben prima che approdasse su Netflix, quando parlare di lei significava parlare di cronaca.

Il caso di violenza archiviato

Era il gennaio del 2012 quando Daisy, appena 14enne, durante una festa in casa, raccontò di essere stata violentata da un giovane ragazzo mentre si trovava in stato di ebbrezza. Fu proprio la madre a ritrovarla il giorno dopo in condizioni drammatiche: abbandonata fuori dalla veranda con indosso solamente una maglietta e i capelli bagnati nonostante le temperature si aggirassero ben al di sotto dello zero. Una terribile violenza il cui epilogo non le ha mai reso giustizia: caso archiviato. Un caso, quello di Daisy, che acquisì rilevanza nazionale e fu spunto di riflessione su tematiche ostiche quali lo stupro, la violenza sessuale e il bullismo tra adolescenti.

Dopo una tenace lotta, dopo una sentenza mai sopportata, a 23 anni Daisy martedì scorso si è tolta la vita. “Era la mia migliore amica e una figlia straordinaria [..] Non si è mai ripresa da quello che quei ragazzi le hanno fatto e non è giusto. La mia bambina non c’è più“.

Se sei vittima o testimone di una forma di violenza su minori, chiama il 114, il numero di emergenza per tutelare bambini e adolescenti in situazioni di pericolo e di emergenza in cui sono coinvolti bambini e adolescenti. Se sei vittima di violenza di genere e stalking chiama il 1522, numero gratuito di pubblica utilità attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno da rete fissa o mobile. Le operatrici telefoniche offriranno supporto in italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.