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Confessa l’omicidio dell’amante, ora il colpo di scena: “Non sono stato io”

Pubblicato: 07/08/2020 16:54

Ha fatto molto clamore la vicenda emersa ieri nel palermitano: un uomo ha confessato di aver ucciso l’amante nel 2015 e, dopo la sua auto-denuncia, è stato ritrovato il cadavere. Poi, il colpo di scena: lo stesso uomo ha ritrattato tutto e ora afferma di non aver ucciso lui Ruxandra Vesco.

La confessione dell’omicidio di Ruxandra

È dal 2015 che non si avevano più notizie di Ruxandra Vesco, 33enne rumena di cui è stato ritrovato il corpo in un dirupo del Monte Pellegrino, a Palermo. Il 13 ottobre di quell’anno Ruxandra è stata uccisa con una corda legata attorno al collo per 6 minuti. Tanti dettagli li ha forniti proprio Damiano Torrente, il 46enne che ha confessato di averla uccisa; alla base del gesto, il fatto che avesse accolto la donna in casa e che, però, questa non voleva più andarsene.

La confessione di Torrente è arrivata dopo un percorso spirituale: l’uomo avrebbe confessato il delitto ad un prete, che l’ha poi convinto a denunciare l’accaduto pur a quasi 5 anni di distanza.

Damiano Torrente cambia idea: “Non sono stato io

Mentre gli inquirenti si accertano che il corpo rinvenuto sia proprio quello della 33enne rumena, arriva il colpo di scena inaspettato. Il pescatore Damiano Torrente ha ritrattato la confessione dell’omicidio. Come riportano fonti locali, durante un interrogatorio col procuratore aggiunto Ennio Petrigni, Torrente avrebbe detto: “Non sono stato io, sto passando un periodo difficile“.

L’uomo avrebbe inoltre aggiunto di essere stato sotto effetto di droghe al momento della confessione, ma a questo punto gli inquirenti sono di fronte ad un vero mistero: nel punto indicato da Torrente è stato effettivamente trovato un corpo.

L’avvocato: “Nel 2019 aveva già confessato

Ad aggiungere mistero alla vicenda, ci sono anche le parole dell’avvocato Alessandro Musso. Come riportano numerose fonti, l’uomo avrebbe rivelato che “Torrente ha raccontato anche che nel 2019 aveva già confessato una volta l’omicidio della donna e di tutti i suoi parenti“. Un’indagine finita nel nulla, dopo che la Polizia verificò non solo l’assenza del corpo ma anche che i familiari erano ancora in vita.

Chi è Damiano Torrente, l’uomo che ha confessato l’omicidio

L’interesse attorno alla figura del pescatore Damiano Torrente si accende ogni giorno di più, specie ora che ha ritrattato di aver ucciso Ruxandra Vesco, detta Alessandra. PalermoToday ha riportato un profilo dell’uomo, che nel 2011 avrebbe avuto un incidente stradale a seguito del quale sarebbe finito in coma. Da lì, un tunnel fatto di droga, un patteggiamento per stalking ai danni di un’altra ragazza rumena e strane frequentazioni.

Tra queste, al vaglio degli inquirenti ci sarebbe quella dell’uomo che avrebbe prestato 2.000 euro a Ruxandra Vesco, un uomo che vivrebbe allo Zen, quartiere malfamato di Palermo. La donna avrebbe dovuto ripagarlo con 50 euro al mese ma a un certo punto avrebbe smesso: questo e il fatto di non volersene andare da casa di Torrente avrebbero spinto l’uomo all’omicidio, prima della sua ritrattazione. Tanti i punti oscuri, per una vicenda che ha un solo punto fermo: è stato trovato un cadavere in un dirupo del Monte Pellegrino.