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Quando arrivi a casa, picchia Alfonso Signorini. Tu non sai perché, ma lui sì

Pubblicato: 02/02/2021 15:22

Questo titolo non fa ridere, e Alfonso Signorini nemmeno.

All’indomani del Grande Fratello Vip le polemiche dovrebbero essere sulle dinamiche del gioco: frivole, scherzose e tali dovrebbero rimanere. Invece, ancora una volta, i limiti del linguaggio di Alfonso Signorini si traducono nei limiti di un mondo. Quanto accaduto nella puntata di ieri sera, la frase pronunciata in diretta televisiva da Alfonso Signorini nei confronti di Elisabetta Gregoraci, non è una caduta di stile, non è una leggerezza e se avesse fatto davvero ridere come tra sé e sé forse si auspicava il conduttore, avremmo riso tutti, di gusto.

Ecco in che modo, ancora una volta, il rispetto è venuto meno in quel del Grande Fratello Vip tra risatine, minimizzazioni e un’ironia becera che insulta l’intelligenza degli spettatori.

La frase di Alfonso Signorini non è una caduta di stile

Non bisogna essere necessariamente una donna per risentirsi: ieri sera Alfonso Signorini non ha mancato di rispetto solo ad Elisabetta Gregoraci ma a tutto il pubblico del Grande Fratello Vip, al di là del genere e del sesso, all’intelligenza di milioni di telespettatori.

Caduta di stile: citando la Treccani “comportamento sgradevole e sgarbato”. E purtroppo, sebbene in molti la stiano definendo tale, la frase pronunciata ieri sera in diretta da Alfonso Signorini non è una caduta di stile. Non è stata sgradevole e sgarbata ma grave, lesiva e denigrante. E non è nemmeno questione di politically correct: il contesto frivolo e gioioso di un reality show non può assurgere ad essere il capro espiatorio capace di giustificare qualsiasi parola. E se gravissima è la frase in sé ancor più grave è che a pronunciarla sia stato un conduttore televisivo che si vanta dei suoi “milioni di telespettatori” a cui tiene compagnia, un giornalista professionista che si presuppone conosca a menadito la deontologia.

Quando arrivi a casa, picchia Elisabetta Gregoraci. Tu non sai perché, ma lei sì

Quando arrivi a casa, picchia Elisabetta Gregoraci. Tu non sai perché, ma lei sì – le parole di Alfonso Signorini che non necessitano di ulteriori commenti, seguite dall’ancor più grave – Adesso si apriranno tutte le cataratte: non bisogna toccare le donne e bla, bla, bla. Oramai non si può dire più niente“; la si può archiviare davvero come un’ennesima caduta di stile? Ci si può davvero sempre e solo appellare al fatto che è stata pronunciata in un contesto ilare e leggero?

No, e da un conduttore televisivo nonché giornalista navigato che si vanta dei “mila telespettatori” che lo premiano puntata dopo puntata, ci si aspetta molto di più. Ma d’altronde il “reality” è anche questo: uno show televisivo che si fa “specchio” della realtà, e purtroppo, fuori dalla Casa più spiata d’Italia la realtà è triste proprio come la sua ironia.

Sonia Di Maggio, 29 anni, uccisa a coltellate ieri sera a Lecce; Roberta Siragusa, 17enne trovata senza vita in un burrone a Monte San Calogero; Teodora, psicologa uccisa con 15 coltellate insieme al figlio Ludovico. Questi sono solamente alcuni nomi noti in questi giorni sulle pagine della cronaca italiana; nomi di donne che purtroppo non possono ridere più.

ATTENZIONE – SE SEI VITTIMA DI VIOLENZA: Numero Nazionale Antiviolenza Donna 1522, attivo tutti i giorni, tutto il giorno, accessibile da tutta Italia in modo gratuito, da rete fissa e mobile (disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo).