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La scelta di Mattarella, sempre caro mi fu quest’ermo Colle

Pubblicato: 03/02/2021 11:45

Ieri Mattarella ha dato prova, ancora una volta, di essere un Presidente. Ha dato dimostrazione di sapere quando stare a guardare in silenzio e quando parlare. Ha dato dimostrazione di saper guidare il nostro Paese e di saper prendere decisioni.

La maggioranza che non c’è e le elezioni anticipate

In queste ore si susseguono commenti di italiani che invocano le elezioni anticipate. No, cari italiani, non è questo il momento di farsi guidare da facili slogan propagandistici inneggianti alla democrazia. Siamo davvero un Paese che si può permettere mesi di campagna elettorale senza esclusioni di colpi? Siamo davvero un Paese che ha, oggi, una scelta su chi votare? Siamo davvero un Paese che può rimanere fermo sulla sanità e sull’economia, in attesa di un nuovo governo?

No, non possiamo rimanere ancora una volta in attesa. Questo è il momento di agire e di portare il Paese fuori da una situazione senza precedenti, e lo si deve fare con maestria, attraverso scelte vigili e dialogando con l’Europa.

Il voto e gli eletti

Immaginate, solo per un attimo, che si andasse a votare domani. Chi votereste?

Il partito del Presidente uscente che ha già dato prova di impreparazione e di non avere una maggioranza stabile?
Oppure gli urlatori di professione, a destra, fatti di proclamazioni populiste e di facili consensi, ma che quando si sono trovati in posizioni decisionali non hanno saputo affrontare temi importanti quali l’immigrazione e diritti civili.

Oppure, a sinistra, dove l’assenza totale di leader è molto più rumorosa delle urla a destra. E dove l’unica figura che non abbiamo dimenticato è Renzi, e più che una figura è una figuraccia.

Oppure ancora il partito del nostro caro Ministro degli Esteri, che cambia troppo spesso idea tra destra e sinistra, protagonista anche lui di un silenzio assordante su Regeni, Zaki e sulla politica internazionale.

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Draghi: una scelta dell’Europa

Mattarella sceglie Draghi. Uno degli uomini più potenti al mondo, con riconoscimenti internazionali opportuni e meritati, che ha saputo già guidare l’Europa a livello economico e finanziario, e anche politico. 

Ma anche lui per gli italiani non va bene. Perché l’ha scelto l’Europa.

Ricordate, anche solo per un attimo, che noi siamo parte dell’Europa e che lo scopo di quest’ultima non è far male all’Italia. Credo che Draghi sia una scelta condivisa sì dall’Europa, ma anche dall’Italia. Nessuno, meglio di lui, potrebbe accogliere il nostro Paese, che versa in una situazione finanziaria delicata, e guidare in modo oculato i fondi che arriveranno proprio dall’Europa. Nessuno, meglio di lui, potrebbe far ripartire un Paese che non cresce da 20 anni. Nessuno, meglio di lui potrebbe far ritornare l’Italia un Paese che conta.

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Supermario, mai soprannome fu più azzeccato!

Oggi sarà il suo giorno e io non vedo l’ora di dire: “Benvenuto Presidente! Adesso ci prenda per mano, iniziamo a lavorare e ci porti avanti, ci porti fuori da questi 20 anni. Ci dimostri come si può cambiare la politica che oggi è in balia degli impulsi più che di scelte studiate. Ci dimostri che quando siamo smarriti possiamo ancora contare su uomini che sanno far parlare le scelte fatte e i successi raggiunti più che le dirette Facebook. Ci dimostri che è ancora possibile avere fiducia in questo Paese.

E allora, Benvenuto Presidente!

E a tutti gli altri dico: imparate da Mattarella, prima state zitti e osservate chi sa fare, e poi parlerete, se avrete ancora qualcosa da dire.

Ultimo Aggiornamento: 22/07/2021 09:39