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Terremoto de L’Aquila, 12 anni dopo: come è stata ricostruita la città e cosa non è cambiato

Pubblicato: 06/04/2021 07:00

Il 6 aprile del 2009, alle 3 e 32 di notte, una scossa terribile ha distrutto L’Aquila. A 12 anni da questo spaventoso evento, la ferita è ancora aperta nella città, e fa fatica a rimarginarsi. Lentamente, passo dopo passo, in questi anni è stato ricostruito il volto de L’Aquila, ma i lavori di ricostruzione sono purtroppo ancora lontani dal termine.

Il terremoto e i lavori di ricostruzione

La notte di quel 6 aprile 2009 è ben scolpita nella mente degli abitanti de L’Aquila. 309 morti, più di 1600 feriti e una città distrutta, che crollava ad ogni scossa. Dopo il terremoto (di magnitudo 5.9), è arrivato il momento di rialzarsi, di ricominciare, di rimettere in piedi ciò che era crollato.

Durante gli anni, con diverse difficoltà, la città pian piano sta riprendendo forma. In primo luogo, attraverso un decreto legge divenuto poi norma di legge n 134/2012, è stato costituito l’USRA, l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione L’Aquila, che si occupa della situazione ricostruttiva nel territorio colpito dal sisma. Purtroppo, nel 2020, a causa della crisi sanitaria dovuta al COVID-19, i lavori sono andati a rilento, dato che per gran parte dell’anno la città, e l’Italia in generale, si è immobilizzata. 

In un’intervista rilasciata a La Repubblica nell’aprile del 2020, l’ex sindaco Fabrizio Curcio ha detto queste parole:“In questo momento come nel resto del Paese, è tutto fermo, anche i cantieri della ricostruzione. Ma i dati di quanto è stato fatto finora, per quanto riguarda la ricostruzione privata, sono buoni. Non altrettanto per la ricostruzione pubblica e per le aree al di fuori del capoluogo”.

La situazione de L’Aquila nel 2021

I dati dell’USRA attestano che ad oggi il totale stanziato per gli interventi ammonta a € 31.224.324,53 di cui € 7.450.000,00 relativi alla sola fase di progettazione. Il 2021, però, si prospetta come un anno positivo; il vicesindaco Raffaele Daniele, infatti, in un’intervista a IlCapoluogo.it ha detto: “Mano a mano partiranno cantieri e poi la città comincerà a vedere i risultati di questo lavoro. Il 2021 sarà l’anno dei cantieri e L’Aquila cambierà volto.” 

Tecnicamente, durante questo difficile 2021, segnato anche dal COVID-19, si dovrebbe assistere a molte ricostruzioni. Dovrebbe riprendere forma il Ponte Belvedere, dopo una lunghissima progettazione, il Palazzo Margherita, il Parco della Memoria e, infine, dovrebbe definitivamente concludersi il progetto di Porta Leoni.

Fino ad oggi, le ricostruzioni coprono poco più del il 70% del territorio nel capoluogo e circa il 50% dei paesi intorno a L’Aquila. Si prevede che il completamento degli interventi necessari avverrà nel 2023, anche se probabilmente a causa della pandemia i lavori verranno rallentati. Dal 2016, inoltre, è nato il portale Open Data Ricostruzione, il sito di monitoraggio sulla ricostruzione post sisma dell’Aquila e del Cratere, realizzato dal Gran Sasso Science Institute. Nel 2020, sulla scia di questo portale, ne è nato un altro, l’Open Data L’Aquila, una mappa che presenta dati riguardanti tutto ciò che c’è da sapere sulla ricostruzione, e non solo.

Ultimo Aggiornamento: 06/04/2021 17:50