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I PFAS, ecco cosa sono le sostanze chimiche dentro acqua e alimenti: dove si trovano e quali sono gli effetti nocivi

Pubblicato: 23/06/2021 12:45

Sostanze tossiche e inquinamento sono due elementi con cui dobbiamo fare i conti sempre più spesso in termini di salute. Gli studiosi tuttavia hanno lanciato numerosi allarmi su questa tematica negli ultimi anni, soprattutto per via dei PFASSostanze Perfluoro Alchiliche, un gruppo di sostanze chimiche altamente tossiche. Un nome di per sé poco conosciuto ma che in realtà rintracciamo nella nostra routine di tutti i giorni. I PFAS sono infatti gli ingredienti chiave di molti prodotti impiegati quotidianamente dalle persone: dai tessuti alle pentole, dai cosmetici ai farmaci. Scopriamo quindi che cosa sono e quali sono i loro effetti sull’ambiente e sulla salute umana e animale.

I PFAS: cosa sono e in quali prodotti sono presenti

I PFAS sono una famiglia di composti chimici di origine sintetica, i due più conosciuti sono il PFOS (acido perfluoroottansolfonato) e PFOA (acido perfluoroottanoico). Sono noti per le loro proprietà idrofobiche e lipofobiche che li rendono impermeabili ad acqua e grassi. Un elemento quindi che si presta benissimo al mondo industriale e, in particolare, nella produzione di materiale antiaderente come pentole e padelle. Sono anche ottimi impermeabilizzanti per tessuti e vernici oltre ad essere l’ingrediente chiave degli idrorepellenti come Scotchgard. Inoltre i PFAS resistono al calore, una caratteristica indispensabile per le carte da forno e le schiume antincendio. Tuttavia, la loro presenza è stata rintracciata anche nell‘industria cosmetica e farmaceutica. Un dato da non sottovalutare che, sommato all’utilizzo spropositato dei prodotti e il loro smaltimento talvolta errato, ha portato le sostanze ad insediarsi nel nostro ambiente e suolo, finendo per contaminare l’acqua e gli animali che sono parte fondamentale della nostra catena alimentare

Gli effetti dell’esposizione ai PFAS: conseguenze gravissime sulla salute e sull’ambiente

Oltre ad essere noti agli industriali per tutte le loro qualità, i PFAS sono altrettanto nominati dagli studiosi a causa delle elevate proprietà tossiche e cancerogene. Tali molecole fanno infatti parte di quella categoria di sostanze molto resistenti ai processi di deterioramento naturali. Secondo degli studi del 2003, la presenza persistente dei PFAS nel nostro ecosistema potrebbe portare a conseguenze gravissime sulla salute delle persone e degli animali. Infatti come riporta Lega Ambiente veneto, la prolungata esposizione ai PFAS a lungo andare potrebbe far insorgere diverse patologie e malattie nell’uomo: tra cui tumore ai reni, cancro ai testicoli, disfunzioni della tiroide, ipertensione in gravidanza fino a colpire anche i neonati, con anomalie dell’apparato endocrino e del sistema nervoso.

Lo scandalo dell’azienda Mileni: l’inquinamento delle acque in Veneto

Diversi studi scientifici hanno sottolineato gli effetti nocivi dei PFAS sull’ambiente e sulla salute umana. Proprio in Veneto l’industria chimica Miteni fu accusata di aver contaminato con alte percentuali di PFAS l’ambiente e le falde acquifere. La scoperta venne fatta in seguito alle analisi svolte sul sangue dei cittadini, durante cui i medici rintracciarono un alto tasso di sostanze tossiche nel sangue. In totale erano 250mila le famiglie che bevevano quotidianamente l’acqua del rubinetto ignorando il fatto che, intanto, la Miteni stesse contaminando le acque e il suolo. C’è da sottolineare che all’epoca il tema dell’inquinamento ambientale era ancora molto sottovalutato, addirittura l’OMS non aveva stabilito dei parametri con cui controllare il livello di sostanze chimiche nell’acqua potabile. Ma la situazione era troppo allarmante per rimanere indifferenti così la regione eseguì rapidamente degli interventi di bonifica e filtraggio dell’acqua. Intanto a livello giudiziario, prese via un lungo processo per cui accusarono 13 amministratori dell’azienda, ancora oggi in via di sviluppo.