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Focolai di variante Delta: dove si trovano, i dati regione per regione. In autunno sarà la più diffusa

Pubblicato: 28/06/2021 12:10

La variante Delta, detta anche “indiana”, è già in Italia ed “entro la fine di agosto rappresenterà il 90% dei virus in circolazione nell’Unione Europea“, secondo il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ECDC. Ecco quali sono i focolai già presenti nel nostro Paese.

Quanto è diffusa la variante Delta in Italia

La variante Delta è caratterizzata da una maggiore trasmissibilità e può eludere parzialmente la risposta immunitaria, secondo quanto emerso dal recente monitoraggio settimanale del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. Per il Financial Times, “L’Italia è quinta al mondo per la percentuale di casi dovuti alla variante Delta” e ciò potrebbe rallentare la ripartenza e la ripresa economica. Secondo il Premier Draghi, infatti, “la situazione economica europea e italiana è in forte miglioramento, ma restano rischi legati alle varianti” per cui è di fondamentale importanza proseguire “con la campagna di vaccinazione“.

In base ai dati raccolti fino al 21 giugno, in Italia la variante Delta è in aumento al 16,8%, mentre la più diffusa rimane ancora la variante inglese con il 74,92% dei casi. A maggio, le varianti rappresentavano il 4,2%. Per Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni, “con la diffusione della variante Delta, che ha una contagiosità decisamente superiore a quella inglese, rischiamo anche che le misure come il distanziamento siano poco efficaci“. Regione per Regione, ecco la diffusione delle varianti di Sars-CoV-2 in Italia.

Coronavirus, la variante Delta al Nord

In Piemonte, un focolaio della variante Delta è stato accertato nel santuario di San Giovanni d’Andorno. Altri 8 casi sono stati identificati dai primi di maggio tra l’area metropolitana di Torino e le province di Cuneo, Novara e Biella.

In Veneto il 95% dei casi è ancora soggetto alla variante inglese, e i primi focolai di variante Delta sono limitati al trevigiano, contenuti all’interno di nuclei familiari indiani.

In Lombardia, nel mese di giugno la variante inglese ha infettato il 64% dei positivi, seguita dalla variante Delta (3,25%) e dalla sottovariante Kappa (0,8%). Questi dati sono stati rilasciati dall’Assessore al Welfare Letizia Moratti nel corso di una conferenza stampa. 25 positivi alla variante Delta sono stati individuati tra Piacenza e Cremona, e nessuno di loro avrebbe ricevuto il vaccino.

In Friuli Venezia Giulia, dal 12 al 21 giugno sono stati analizzati 96 tamponi, di cui 67 hanno presentato una variante del virus: 35 casi sono di tipo Alpha (inglese), 25 Delta (indiana) e 2 Gamma (brasiliana). Le restanti appartengono alla categoria “altro”. La Regione ha fatto sapere inoltre che ben 27 casi provengono da contagio familiare.

Coronavirus, variante Delta tra Centro e Sud

Nelle Marche, 3 campioni positivi alla variante Delta sono stati individuati tra Fermo e Senigallia. Dal laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona si apprende che si tratta di donne non vaccinate.

In Campania si sono registrati 83 casi di variante Delta, di cui 44 contagi a Torre del Greco. 32 persone risultano ancora positive e, tra queste, 7 avevano ricevuto soltanto la prima dose di vaccino. Il Comune di Torre del Greco ha accertato come tutti i positivi alla variante Delta sono in condizioni non gravi.

In Abruzzo sono almeno 5 i casi accertati di variante Delta. L’origine del focolaio sembra essere nel Teramano, dove un gruppo di giovani si sarebbe contagiato partecipando a una festa in un locale.

Coronavirus, la variante Delta nelle isole

In Sardegna, la variante Delta è stata individuata dal laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Aou di Sassari in 13 operatori della troupe Disney, sul posto per le riprese del film-remake La Sirenetta. I casi totali accertati sono 15 e si trovano nel Nord della Regione, fra Trinità d’Agultu e l’Isola Rossa. Trinità d’Agultu ora sarà in coprifuoco fino a giovedì 1° luglio.