Vai al contenuto

Margherita Agnelli, quali i motivi dietro la guerra per l’eredità? Pubblicate dichiarazioni inedite del 2004

Pubblicato: 02/09/2021 22:57

Margherita Agnelli, secondogenita di Gianni Agnelli e Marella Caracciolo, contesta da anni le interpretazioni testamentarie prima del padre (morto nel 2003) e ora della madre (morta nel 2019). Una vera e propria lotta per l’eredità, che vede Margherita Agnelli scontrarsi contro il suo primogenito John Elkann ormai da molto tempo.

In questi giorni, il settimanale F ha pubblicato un articolo della scrittrice Camilla Baresani in cui vengono riportate alcune dichiarazioni della Agnelli risalenti al 2004. Queste potrebbero far luce sulle ragioni dietro questa battaglia legale per l’eredità.

Margerita Agnelli: “Mia madre mi ha sottratto un figlio

Margherita Agnelli e Camilla Baresani si sono incontrate nel 2004. La secondogenita della famiglia Agnelli, infatti, pare volesse rilasciare un’intervista in cui dichiarava di voler contestare l’interpretazione delle volontà testamentarie del padre, morto un anno prima. “Queste considerazioni evitai di scriverle, benché le avessi registrate, perché speravo che una ricomposizione fosse possibile. Ma anni e anni di disfide legali hanno ormai definitivamente intossicato i legami famigliari”, scrive la Baresani.

Secondo quanto riferito dalla Baresani, Margherita Agnelli sembrava ritenere tali volontà, decise in sua assenza, contrastanti con quelle che l’Avvocato le avrebbe manifestato. “Della nostra conversazione ricordo l’astio verso l’ex marito Alain Elkann e verso la madre, Donna Marella, a cui rinfacciava di averla allontanata dal primogenito John”, sostiene la Baresani. La scrittrice ricorda invece i toni di profonda stima e affetto, nonché di nostalgia, verso il padre Gianni Agnelli e il fratello Edoardo Agnelli, morto suicida nel 2000.

Le turbolente vicende familiari e la lotta per l’eredità

Secondo le dichiarazioni rilasciate in quel periodo, pare che Margherita Agnelli ritenesse che i suoi figli avessero ricevuto trattamenti diversi. Infatti, i cinque figli avuti in seconde nozze con Serge de Pahlen avrebbero ricevuto un trattamento sfavorevole e ingiusto nell’eredità rispetto ai tre avuti nel primo matrimonio con Alain Elkann.

Inoltre, sembra che “parte di questa storia burrascosa fu un licenziamento“, riporta la Baresani. “Pare che de Pahlen, cooptato sin dall’inizio della loro storia con ruoli dirigenziali in Fiat (Brasile, Francia, Russia), dopo la morte di Gianni ambisse alla presidenza della società, nel posto che sarebbe diventato di John”, prosegue la scrittrice. Tuttavia, nel 2005, per de Pahlen arriva il licenziamento. “E lì fu chiaro che nessuna ricucitura tra Margherita, Marella e i figli Elkann sarebbe stata possibile”, riferisce la Baresani.