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Anziano trovato morto in casa a Livorno, arrestati l’ex badante e il compagno: le accuse a loro carico

Pubblicato: 04/09/2021 11:41

Colpo di scena nelle indagini sulla morte di un anziano, trovato senza vita nel suo appartamento di Livorno il 27 agosto scorso. Secondo quanto appena emerso, una coppia di conviventi del posto sarebbe stata arrestata e si tratterebbe dell’ex badante dell’uomo, 49 anni, e del suo compagno 46enne. Gravissimo lo spettro di accuse formalizzato a loro carico dagli inquirenti.

Anziano trovato morto in casa, arrestati l’ex badante e il compagno

La coppia di conviventi livornesi arrestata dai carabinieri in merito alla morte dell’anziano, riferisce Ansa, sarebbe finita in manette con gravissime accuse in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa poche ore fa dal gip.

Il caso riguarda il decesso di un 94enne, trovato senza vita nella sua abitazione il 27 agosto scorso, in una zona centrale della città. Ora arriva il colpo di scena: nell’ambito delle indagini, secondo quanto emerso, sarebbero venuti a galla elementi degni di interesse investigativo a carico degli indagati, l’ex badante 49enne e il suo compagno, un uomo di 46 anni.

Anziano morto in casa, le accuse a carico della coppia finita in manette a Livorno

Nelle ultime ore, stando a quanto si apprende, l’inchiesta sulla morte dell’anziano trovato senza vita nel suo appartamento di Livorno avrebbero registrato un importante passo avanti. La coppia destinataria della misura di custodia cautelare in carcere sarebbe accusata di omicidio volontario e rapina aggravata in concorso.

Secondo gli inquirenti, la donna, ex badante del 94enne deceduto, e il suo convivente, entrambi residenti nella stessa città, avrebbero soffocato l’anziano per impossessarsi del denaro e dei preziosi della vittima. Beni che, riporta ancora l’agenzia di stampa, si trovavano custoditi nell’appartamento. Un delitto, secondo la ricostruzione degli investigatori, che si sarebbe consumato nella cornice del predetto movente e sul quale ora prosegue l’attività di indagine volta a chiarire ogni interrogativo. Dopo l’arresto, gli indagati si troverebbero uno presso la Casa Circondariale di Livorno e l’altra presso la sezione femminile di Pisa.