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Drone trova resti umani nel napoletano: sarebbero della donna scomparsa e trovata morta in un borsone giorni fa

Pubblicato: 14/09/2021 17:50

Si aggiungono nuovi elementi al giallo avvenuto nelle ultime settimane nel napoletano. Lo scorso 9 settembre in una busta erano stati trovati dei resti umani, compatibili con una donna scomparsa alla fine di agosto. Il figlio dell’anziana avrebbe confessato di averla uccisa. In queste ore l’utilizzo dei droni ha portato all’individuazione di ulteriori parti del corpo.

Donna scompare nel napoletano, trovati resti umani in un borsone

A fine agosto Eleonora Di Vicino è scomparsa dal suo paese, Pianura (Napoli). La donna di 85 anni non si trovava da qualche tempo e una sua conoscente ne aveva denunciato la sparizione. Il 9 agosto le indagini erano giunte a un inaspettato punto di svolta.

Il figlio dell’anziana, Eduardo Chiarolanza, aveva infatti fornito le indicazioni per il ritrovamento di un borsone. Le forze dell’ordine si erano messe sulle tracce dello stesso, trovandovi resti di un cadavere.

Sottoposto a interrogatorio, il figlio della Di Vicino avrebbe poi ammesso di aver ucciso la madre. Da allora è però mistero sull’effettiva dinamica degli eventi.

Drone trova ulteriori resti umani: appartengono alla donna scomparsa nel napoletano

In queste ore, l’Ansa ha reso nota la notizia del ritrovamento di ulteriori parti di corpo nella zona al confine tra il quartiere Pianura di Napoli e il limitrofo comune di Quarto. Proprio qui era già stata rinvenuta la busta contenente i resti umani, lo scorso 9 settembre. Stando a quanto riporta l’agenzia, fra le parti di corpo trovate grazie all’utilizzo di un drone dei carabinieri vi sarebbe anche la testa, indicata come appartenente a Eleonora Di Vicino.

Lo scorso fine settimana, per il figlio dell’85enne scomparsa è stato disposto il carcere. Dal giorno della confessione di Eduardo Chiarolanza e quindi del ritrovamento dei primi resti umani, le forze dell’ordine hanno proseguito le ricerche. Gli investigatori mirano a fare luce su quanto accaduto, nonché sullo stato di salute mentale dell’uomo.

Le indagini puntano a ottenere un movente e anche le ragioni che tempo fa avrebbero spinto il fratello del presunto colpevole a lasciare l’abitazione della famiglia.