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Gèrard Depardieu contro la sua accusatrice: “Mai abusato di lei”

Pubblicato: 03/10/2023 10:31

Sta suscitando clamore, in Francia, la lunga lettera aperta che Gèrard Depardieu ha affidato alla sezione “Opinioni” del quotidiano Le Figaro, nella quale smentisce le accuse di stupri e violenza sessuali a suo carico.

Gèrard Depardieu: “Sono vittima di un linciaggio mediatico”

Il monumento del cinema d’Oltralpe denuncia “un linciaggio orchestrato dal tribunale mediatico”. “Non posso più permettere quello che sento, che leggo su di me da qualche mese”, ha confessato Depardieu.

L’attore, 74 anni, ha visto diversi suoi spettacoli interrotti o disturbati dalle proteste di militanti femministe. Per questo, dopo aver osservato il silenzio sulle accuse che gli sono state mosse, ha deciso di uscire allo scoperto. “Credevo di potermene fregare – scrive – ma no, non è così. Tutto questo mi colpisce. Peggio ancora, mi spegne. Oggi non posso più cantare canzoni di Barbara (la celebre artista francese, cantautrice ed attrice, ndr), perché una donna che voleva cantarle con me mi accusa di stupro. Vi dico, finalmente, la mia verità. Mai, nel modo più assoluto, ho abusato di una donna“. Riporta oggi l’Ansa.

Gèrard Depardieu: “Ecco la verità”

Nella lettera al quotidiano, Depardieu racconta quindi la sua versione dei fatti: “Una donna è venuta da me una prima volta, con il passo leggero, salendo nella mia stanza di sua volontà. Oggi afferma di essere stata stuprata. C’è tornata una seconda volta. Fra noi non c’è stata mai né costrizione, né violenza, né proteste. Lei voleva cantare con me le canzoni di Barbara al Cirque d’Hiver. Le ho detto di no. E lei mi ha denunciato”.


La donna in questione è l’attrice Charlotte Arnould. “Forse sotto l’influsso di qualcuno o qualcosa?”, si domanda Depardieu. “Tutti siamo sotto l’influenza di qualcuno o qualcosa. Io stesso sono influenzato: dal mio Dna, dalla famiglia, dalla società, dal denaro, dallo spettacolo, dall’alcool, e dal cinema”. “Per tutta la mia vita – scrive ancora – sono stato un provocatore, esagerato, a volte volgare. Davanti al tribunale mediatico, al linciaggio che mi viene riservato, posso opporre soltanto la mia parola”. “Vedere che a concerti dopo concerti, degli estremisti, senza riguardo, mostrano cartelli calunniosi, sporcare, vandalizzare, interrompere urlando le canzoni di Barbara, questa donna profondamente femminista, significa seppellirla un’altra volta. Ormai, non posso più far sentire la sua voce”.

Gèrard Depardieu, l’inchiesta per stupri e violenza sessuali

Sarebbero tredici, in totale, le donne che hanno testimoniato a Mèdiapart nell’aprile 2023 per abusi commessi tra il 2004 e il 2022. Un’altra accusatrice, presentata con il nome di Lea, ha testimoniato al microfono di ‘France Inter’ lo scorso 10 luglio e un’altra, pochi giorni dopo, con il nome di Anna, facendo passare a 16 il numero di donne presumibilmente aggredite sessualmente dall’attore. Fino a poche settimane fa la Procura di Parigi “non ha ricevuto alcuna nuova denuncia”, mentre sta portando avanti l’indagine aperta nel luglio 2020, a seguito della denuncia di Arnould. Contattati più volte da “France Inter“, i legali dell’attore non hanno voluto rispondere e il diretto interessato ha sempre negato ogni addebito che possa rientrare nel diritto penale. Non si è invece fatta attendere la reazione “di shock e scandalizzata” del legale dell’attrice Charlotte Arnould, dopo la lettera pubblicata da “Le Figaro”.

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