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Don Tempesta condannato a 6 anni e 6 mesi per abusi su minori: era stato arrestato nel 2021

Pubblicato: 28/05/2024 17:43

Sei anni e sei mesi. Questa è la condanna di primo grado emessa dal tribunale di Busto Arsizio (Varese) nei confronti di don Emanuele Tempesta, 32 anni. L’ex parroco vicario di Busto Garolfo, nel Milanese, era stato arrestato il 15 luglio 2021 con l’accusa di abusi sessuali su minori, un’accusa che ora è stata confermata.
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Il pubblico ministero, Martina Melita, aveva chiesto una condanna a 11 anni al termine della requisitoria, ma il collegio giudicante ha optato per una pena più leggera. Oltre alla condanna detentiva, don Tempesta è stato colpito da pene accessorie, tra cui il divieto di avvicinarsi a scuole o luoghi frequentati da minori. Nel processo, sono state riconosciute oltre 20 parti civili, con risarcimenti compresi tra i 750 e i 2.000 euro. L’avvocato difensore del sacerdote, Mario Zanchetti, ha già annunciato l’intenzione di fare ricorso in appello.
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Gli abusi nella casa di Don Tempesta

Secondo quanto emerso dalle indagini, gli abusi si sarebbero consumati nell’abitazione del sacerdote. Don Tempesta avrebbe invitato alcuni dei piccoli per giocare ai videogiochi o fare due chiacchiere, ma poi sarebbero avvenuti gli abusi. All’epoca dei fatti, don Tempesta aveva 29 anni, mentre le vittime, tra i 7 e gli 11 anni, sono state ascoltate dalle controparti con la formula dell’incidente probatorio. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 60 giorni.

Don Tempesta arrestato mentre era in vacanza con la parrocchia

Gli abusi risalgono a qualche anno fa. Don Tempesta era arrivato a Busto Garolfo alla fine del 2018, inizialmente come seminarista e poi, una volta preso i voti, come prete in appoggio al parroco. Si occupava di diverse attività, dall’oratorio ai centri estivi, ed è stato arrestato mentre si trovava in Piemonte in vacanza con alcuni ragazzini della parrocchia.

Le indagini sono partite quando le vittime hanno trovato il coraggio di raccontare quanto accaduto, dando il via alle denunce. La scoperta degli abusi e l’arresto di don Tempesta hanno suscitato grande sgomento e dolore nella comunità, che si è trovata a dover affrontare la dura realtà di tali crimini commessi da un membro di fiducia della parrocchia.

Il caso di don Emanuele Tempesta rappresenta un ulteriore episodio di abusi all’interno della Chiesa cattolica, sollevando nuovamente la questione della protezione dei minori e della responsabilità delle istituzioni religiose nel prevenire e affrontare tali situazioni. Con il ricorso in appello, si apre ora un nuovo capitolo in questa triste vicenda, mentre le vittime e le loro famiglie continuano a cercare giustizia e a ricostruire le loro vite dopo il trauma subito.

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