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Caldo record in India: toccati picchi di oltre 52 gradi. “85 morti in 24 ore”

Pubblicato: 01/06/2024 12:40

Clima rovente in India. Mercoledì le temperature nella capitale indiana, Nuova Delhi, sono salite al massimo record nazionale di 52,3 gradi, secondo i dati dell’ufficio meteorologico del governo. Il caldo torrido ha mietuto moltissime vittime: è di 85 morti nelle ultime 24 ore il bilancio. Secondo quanto riferito dai media locali, con temperature percepite che arrivano fino a 50 gradi, a causa della fortissima umidità, la maggior parte delle vittime sono state registrate nello stato orientale di Odisha, dove si contano 46 morti, mentre gli altri negli stati di Bihar, Jharkhand, Rajastan e Uttar Pradesh.

Un caldo che rispecchia in pieno il cambiamento climatico e che sta preoccupando il resto del mondo. Anche in Italia, per la prossima settimana, sono attese temperature oltre la media, con picchi oltre i 30 gradi. Una situazione decisamente anomala per questa fine primavera.
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Le temperature torride hanno gravi ripercussioni sulla salute, colpendo in particolare neonati, anziani e persone con patologie croniche, che sono state esortate a rimanere in casa. Il calvario in India è iniziato all’incirca tre settimane fa, quando i termometri hanno sfiorato i 35 gradi. Poi si sono stabiliti i 40 gradi fissi, senza tregua. In una crescente e bruciante sequenza di ondate di calore che hanno abbracciato la capitale e vaste aree settentrionali dell’India, le temperature massime a Delhi fino al record assoluto di 52,3 gradi registrati nella stazione meteo di Mungeshpur.

In aggiunta alla crisi climatica, spaventa anche l’allarme per la carenza d’acqua: sebbene la capitale non sia ancora ufficialmente in emergenza, la fornitura idrica è stata sospesa per alcune ore al giorno nelle zone più popolose. Il governo ha annunciato una serie di misure per contrastare lo spreco idrico, vietando il lavaggio delle auto, il superamento dei livelli prescritti nelle cisterne e l’utilizzo dell’acqua per i cantieri. Il ministro dell’Acqua, Atishi Marlena, ha invocato la “responsabilità collettiva dei residenti per porre fine allo spreco d’acqua”.

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