La conosciamo tutti, la foto di Emanuela Orlandi distribuita ovunque subito dopo la sua scomparsa. La maglietta, i capelli lunghi e sciolti, il sorriso aperto. E poi quel particolare inusuale, la fascetta sui capelli, portata come avrebbe fatto una figlia dei fiori. Il volto di Emanuela Orlandi non è stato dimenticato, e fa riflettere il fatto che solo recentemente proprio quella peculiare fascetta sui capelli sia stata ritrovata: non materialmente, ma come simbolo su una statua che ora ci si chiede se possa essere un messaggio per qualcuno. Insieme a lei altri due oggetti, che ora pongono nuovi interrogativi.
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Decenni dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983, il caso continua a sollevare interrogativi e a catturare l’attenzione dell’opinione pubblica. Recentemente, un gruppo di studiosi ha scoperto tre oggetti enigmatici al cimitero monumentale Verano a Roma, che potrebbero essere collegati alla misteriosa scomparsa della giovane vaticana. Gli oggetti ritrovati includono un barattolo di vernice verde arrugginito, una chiave d’auto molto vecchia e una moneta da cento lire del 1956.
Il barattolo di vernice, la moneta, le chiavi dell’auto
Il barattolo di vernice, per metà svuotato e coperto di ruggine, contiene un verde particolare che ricorda il colore della “BMW verde tundra” sulla quale, secondo alcune testimonianze, Emanuela Orlandi sarebbe stata vista salire poco prima di sparire. La chiave, con quattro numeri visibili (1-6-2-6), è molto antica e deteriorata. Gli studiosi si interrogano se possa appartenere all’auto su cui si pensa che Emanuela sia salita, oppure se possa aprire un accesso nascosto all’interno del cimitero.
La moneta da cento lire, datata 1956, è un altro oggetto enigmatico trovato vicino agli altri due. Anche se apparentemente priva di un collegamento immediato con la scomparsa di Emanuela, la sua presenza accanto agli altri ritrovamenti alimenta speculazioni e teorie.
Un elemento particolarmente suggestivo di questa scoperta è l’Angelo di Monteverde, una statua nel cimitero che indossa una fascetta tra i capelli, simile a quella che Emanuela Orlandi portava nella famosa foto che l’ha resa un’icona nelle ricerche. La fascetta e i capelli lunghi dell’angelo evocano l’immagine di Emanuela, creando un parallelismo inquietante. Questa somiglianza ha portato molti a chiedersi se la statua possa avere un significato simbolico o un legame più diretto con il caso.
Le possibili connessioni con il caso Orlandi
Il Corriere della Sera ha esplorato le possibili connessioni tra questi oggetti e il caso Orlandi. Il verde del barattolo di vernice potrebbe indicare un collegamento con la BMW verde tundra, un elemento chiave nelle prime indagini. La chiave ritrovata potrebbe aprire nuove piste, forse letteralmente, se si scoprisse che corrisponde a un veicolo o a un accesso nel cimitero.
Questa scoperta riporta alla mente una lettera anonima ricevuta anni fa che suggeriva di cercare il corpo di Emanuela “dove guarda l’angelo”. La posizione e l’aspetto dell’Angelo di Monteverde potrebbero quindi non essere semplici coincidenze, ma piuttosto indizi deliberatamente lasciati per guidare le ricerche.
La commissione bicamerale d’inchiesta, che sta esaminando il caso, si riunirà nuovamente il 13 giugno per ascoltare le testimonianze delle amiche delle ragazze scomparse, inclusa Emanuela Orlandi. Questo incontro potrebbe fornire nuove informazioni e contesti cruciali per comprendere meglio gli ultimi sviluppi. Gli investigatori e la Procura continuano a lavorare per decifrare il significato degli oggetti trovati e per esplorare tutte le piste possibili.
Il caso di Emanuela Orlandi rimane uno dei misteri irrisolti più affascinanti e tragici d’Italia. Ogni nuovo indizio, come i recenti ritrovamenti al cimitero Verano, riaccende l’interesse e la speranza di fare luce su una vicenda che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore del Paese. Mentre le indagini proseguono, la famiglia e il pubblico cercano risposte, sperando che un giorno si possa finalmente scoprire la verità sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.