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Ilaria Salis e la casa occupata a Milano, esplode il caso: “Ha un debito di 90mila euro”, ma il padre: “Ho già querelato”

Pubblicato: 07/06/2024 14:53

Ilaria Salis, le occupazioni e i debiti. L’indirizzo preciso è via Borsi 14, zona Navigli a Milano. Lì si trova un alloggio popolare dell’Aler, che gestisce il patrimonio Erp di Regione Lombardia. La casa è occupata dal 24 novembre 2008 e l’occupante si chiama appunto Ilaria Salis, nata il 7 giugno 1984. È la stessa persona arrestata in Ungheria l’11 febbraio 2023 per aver partecipato a un raid contro neonazisti.

La casa si trova al secondo piano, ha una superficie di meno di 40 metri quadri. Come occupante, ha un debito che si aggira intorno ai 90 mila euro. Salis è stata identificata dalla polizia nel dicembre 2008. Prima abitava in via Plichi I, sempre in un alloggio dell’Aler. L’occupante dichiarava di essere in stato di gravidanza “al secondo mese circa, non dichiarato”.

Salis ha già ricevuto quattro condanne per resistenza a pubblico ufficiale durante uno sgombero, invasione di edifici, accensione ed esplosioni pericolose. In totale, ha ricevuto ventinove denunce all’autorità giudiziaria, come riportato da Il Giornale e Libero. Gli ispettori hanno messo a verbale che l’identificazione e la compilazione del rapporto si sono svolte sul pianerottolo perché gli occupanti non hanno consentito di entrare in casa. Hanno aggiunto che dall’interno si sentiva provenire una voce maschile.

Hanno accertato l’effrazione della porta, la sostituzione del cilindro delle chiavi e i segni della lastratura. Nell’ottobre 2022 risulta anche lo sgombero di un altro alloggio popolare, sempre a Milano. Stavolta al Corvetto, in zona Sud.

Questa vicenda ha acceso i riflettori su una realtà di occupazioni abusive e debiti in continua crescita, dove il sistema delle case popolari viene messo a dura prova da situazioni di illegalità e disagio sociale. Ilaria Salis rappresenta un caso emblematico, mostrando come il problema delle occupazioni abusive sia radicato e difficile da risolvere, spesso legato a situazioni personali complesse e problematiche.

Il padre di Ilaria Salis: “Non commento, già querelato”

A quanto pare la realtà sarebbe diversa, come ha già commentato il padre di Ilaria Salis: “Non commento articoli fatti da giornali che ho già querelato dopo che mi hanno diffamato sostenendo che nel 2009 andavo a bloccare il traffico con i Cobas mentre ero amministratore delegato di una multinazionale che fatturava 50 milioni di euro e aveva 120 dipendenti. E quindi ognuno tragga le sue conseguenze su quanto possano essere credibili”.

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Ultimo Aggiornamento: 07/06/2024 19:38