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Natisone, il fratello di Christian si scaglia contro i soccorritori: “Operazione teatrale”

Pubblicato: 07/06/2024 23:48

Cristian Molnar, uno dei giovani travolti dalla piena del Natisone, è ancora disperso. Le ricerche continuano con il sostegno della famiglia e della comunità, mentre la speranza di ritrovarlo in vita rimane accesa. Il fratello di Cristian, Radu Petru, tuttavia in una delle poche interviste rilasciate, si è espresso in modo duro contro gli operatori, definendo la vasta operazione di salvataggio come “molto teatrale”.
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Nonostante ciò Radu mantiene una ferma convinzione sulla sorte del venticinquenne: «Mio fratello è vivo e non chiede nulla, vuole solo che lo ritrovino il più presto possibile. I soccorsi devono andare avanti fino a quando non lo ritrovano, devono continuare oltre domenica, fino a quando non ritrovano mio fratello, assolutamente», ha dichiarato in un appello trasmesso dalla Rai.

Anche l’avvocato Gaetano Laghi, legale della famiglia di Cristian, ha espresso parole dure nei confronti della gestione iniziale dei soccorsi. «Se i soccorsi fossero partiti tempestivamente, ovvero nel momento in cui la povera Patrizia li ha richiesti, oggi i ragazzi sarebbero vivi e a casa con i loro genitori», ha affermato Laghi in diverse interviste rilasciate questa mattina. L’avvocato ha sottolineato come la situazione iniziale sia stata gravemente sottovalutata dalle autorità competenti.

Laghi ha proseguito il suo attacco affermando: «Mi aspetterei, da chi è preposto a ricevere telefonate e richieste d’aiuto, una preparazione tale che, avendo notizie di una persona che si trova in quel posto preciso, sappia come intervenire. Probabilmente sono stati quei primi momenti di sottovalutazione del pericolo che hanno poi determinato il fatto che i ragazzi non siano stati salvati in tempo».

Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha confermato che le operazioni di ricerca proseguiranno. “Si va avanti. Le ricerche sono state programmate fino a domenica, ma questo non significa che le ricerche finiranno domenica: per la settimana prossima dovranno essere programmate”, ha detto il sindaco, sottolineando l’impegno a non fermarsi fino a quando Cristian non sarà ritrovato.

La tragedia che ha colpito Cristian Molnar, insieme a Patrizia Cormos e Bianca Doros, ha lasciato un segno profondo nella comunità di Premariacco. I tre giovani, stretti in un abbraccio mentre la corrente del fiume li travolgeva, sono diventati un simbolo di coraggio e unità. Il sindaco De Sabata ha già annunciato che una volta ritrovato Cristian, la comunità deciderà come onorare la memoria di questo momento toccante. «I cittadini me lo hanno chiesto e una volta che Cristian sarà stato ritrovato e sarà passato un po’ di tempo, insieme ai cittadini decideremo come ricordare quell’abbraccio», ha spiegato De Sabata, suggerendo che potrebbe essere eretta una statua o creata un’altra forma di memoriale significativo per commemorare i tre giovani.

Tutti i tentativi di salvare i ragazzi

Nel frattempo, nuove testimonianze sono emerse riguardo ai tentativi disperati di salvare i ragazzi durante l’incidente. Due operai, che si trovavano nella zona, sono immediatamente intervenuti scendendo dal ponte Romano e cercando di assistere i tre giovani. Una fotografia li ritrae mentre cercano di raggiungere i ragazzi nel bosco accanto al torrente, rassicurandoli sull’arrivo dei soccorsi. Secondo quanto riportato, Cristian ha tentato inizialmente di avvicinarsi agli operai, ma la forza della corrente lo ha costretto a tornare indietro da Patrizia e Bianca.

I due operai sono stati già sentiti dai carabinieri della stazione locale, e le loro testimonianze sono ora a disposizione della Procura della Repubblica, che sta indagando sulla dinamica dell’incidente. La loro prontezza e il coraggio nell’affrontare una situazione così critica sono stati elogiati dalla comunità e dalle autorità locali.

Mentre le ricerche per Cristian continuano, la comunità di Premariacco si stringe intorno alla famiglia Molnar, offrendo supporto e speranza in questi momenti di angoscia. La vicenda di Cristian, Patrizia e Bianca ha toccato profondamente tutti, sottolineando ancora una volta l’importanza di solidarietà e cooperazione in tempi di crisi. Le autorità, i volontari e i soccorritori rimangono impegnati a fare tutto il possibile per riportare Cristian a casa.

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Ultimo Aggiornamento: 08/06/2024 16:49