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Pietro Genovese assolto dall’accusa di evasione dai domiciliari

Pubblicato: 07/06/2024 17:27

Assolto perchè il fatto non sussiste. Questa la motivazione con cui Pietro Genovese, imputato per evasione dagli arresti domiciliari, è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Roma. Genovese era già stato condannato a 5 anni e 4 mesi in appello dopo che, il 22 dicembre 2019, aveva travolto e ucciso con la sua auto Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, entrambe di 16 anni, lungo corso Francia nella capitale. Al processo per evasione lo stesso pm ha chiesto l’assoluzione. “Questa sentenza non cancella la drammaticità dei fatti, ma la decisione è adeguata e rispettosa della giustizia degli uomini”. Commenta l’avvocato Gianluca Tognozzi, difensore di Genovese.

“Ce lo aspettavamo. Da quando ho visto le condizioni di Pietro Genovese, sono sincera, ho capito che è un ragazzo estremamente fragile. Non ho più uno spirito di rabbia e vendetta, negli ultimi dieci giorni mi è cambiato lo scenario”. Ad affermarlo è Gabriella Saracino, la mamma di Gaia von Freymann. “Tutto sommato va bene così e se oggi lo avessi incontrato non avrei avuto rabbia. Adesso mi auguro soltanto che il tribunale di sorveglianza gli dia dei lavori socialmente utili in cui lui possa mettersi al servizio delle persone bisognose”, ha aggiunto. 
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Le motivazioni della condanna per Pietro Genovese, per aver investito Gaia e Camilla

L’episodio per il quale Il figlio del regista Paolo Genovese era andato a processo risale al 16 gennaio 2021. I carabinieri della compagnia Parioli erano andati sotto l’appartamento, dove il giovane era ai domiciliari, e, dopo aver citofonato due volte, erano andati via senza ricevere risposta. Per questo la Procura aveva chiesto il processo per evasione. 

Ero a casa e le forze dell’ordine avevano il numero di cellulare di mio padre proprio per chiamarlo, qualora ci fossero stati problemi al citofono o simili, ma che in quella occasione, diversamente da altre precedenti, non lo hanno fatto”, ha affermato Genovese in aula lo scorso 24 maggio. Poi, ha raccontato, il giovane “ho pranzato con mio fratello e la sua fidanzata, sono andato in camera e mi sono addormentato”. Inoltre, secondo quanto emerso dalle indagini difensive, dalle telecamere di sorveglianza del palazzo non risulta che Genovese fosse uscito di casa.

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Ultimo Aggiornamento: 07/06/2024 17:28