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Serena Bortone sbotta in diretta: “Non parlerei di fascismo se…”. Fuochi d’artificio!

Pubblicato: 16/06/2024 20:55

Nel palcoscenico televisivo di “Che sarà…”, Serena Bortone ha acceso gli schermi con un’ultima stagione carica di tensione politica e dichiarazioni forti. Alla vigilia di un finale che promette scintille, il futuro del programma è avvolto nell’incertezza, alimentato dalle recenti controversie e dalle prese di posizione della conduttrice, che non hanno mancato di suscitare reazioni accese.

Bortone ha attraversato due mesi tumultuosi, contrassegnati dal famigerato “caso Scurati”, che l’ha vista al centro di un vortice mediatico e disciplinare. Questo episodio le ha procurato un provvedimento da parte dell’azienda e l’ipotesi di una riduzione drastica del programma, confinato alla sola serata del sabato per la prossima stagione.

Nel corso della puntata del 15 giugno, Serena Bortone ha regalato al pubblico un momento di intensa emotività, difendendo con passione la linea editoriale del suo show e non risparmiando critiche alla maggioranza. Le sue parole, decise e senza filtri, hanno risuonato come un colpo di scena:

“Nessuno di noi parlerebbe di fascismo se evitassero di inneggiare alla Decima Mas, fare francobolli sui fascisti, picchiare un deputato in Aula. Signorelli, l’ex portavoce di Lollobrigida, parlava utilizzando un linguaggio orrendo. Io starei zitta, non ne parlerei più, basterebbe solo avere un minimo di decenza.”

Le dichiarazioni di Bortone sono state un chiaro atto d’accusa, un invito a riflettere sulla decenza e sul rispetto delle istituzioni, puntando il dito contro atteggiamenti che evocano ombre del passato mai del tutto dissipate. La conduttrice non ha esitato a mettere in luce l’ipocrisia di chi cerca di riscrivere la storia e perpetuare ideologie condannate dalla democrazia.

L’eco delle sue parole ha attraversato i social e le redazioni dei giornali, polarizzando l’opinione pubblica. C’è chi applaude il coraggio di Bortone di affrontare temi delicati e chi, invece, la accusa di usare il programma come un pulpito politico. In un contesto televisivo dove la neutralità è spesso di rigore, la conduttrice ha scelto di non restare in silenzio, di esprimere la sua indignazione senza mezzi termini.

Mentre il sipario sta per calare su questa stagione di “Che sarà…”, la domanda che aleggia è se la voce di Serena Bortone continuerà a risuonare nel panorama televisivo o se, come temuto, verrà relegata a un ruolo marginale. Quel che è certo è che il suo grido

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