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Detenuto scavalca il muro ed evade dal carcere. Il sindacato: “Mancano agenti, governo dilettante”

Pubblicato: 22/06/2024 19:24

Livorno, 22 giugno – Un detenuto di 36 anni, originario della Campania, è riuscito a evadere dal carcere di Livorno questo pomeriggio, approfittando della mancanza di sorveglianza. L’uomo, incarcerato per rapine e furti, è riuscito a scavalcare il muro del penitenziario grazie all’aiuto di complici esterni.

Il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha sottolineato come questa fuga in pieno giorno sia dovuta a una cronica carenza di personale: “Per mancanza di personale pare che né i passeggi né il muro di cinta fossero stabilmente presidiati”, ha dichiarato De Fazio. Le forze dell’ordine sono già sulle tracce del fuggitivo e stanno cercando di risalire ai complici che hanno facilitato l’evasione.

Questa vicenda mette nuovamente in luce i problemi strutturali delle carceri italiane, con i sindacati che lamentano una persistente carenza di organico, rendendo difficile la sorveglianza dei detenuti. “Sono 18 mila le unità mancanti alla Polizia Penitenziaria e 14 mila i detenuti in più rispetto ai posti disponibili”, ha aggiunto De Fazio, sottolineando l’urgenza di un intervento da parte del Governo.

Il segretario generale ha poi rivolto un appello alla premier Giorgia Meloni per una rapida azione governativa, criticando l’apparente immobilismo del ministro della Giustizia, Carlo Nordio: “Ogni giorno che passa il disastro aumenta. Non c’è più tempo”, ha concluso De Fazio.

Anche il segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo, ha espresso la sua frustrazione per l’ennesima evasione, definendo la situazione nelle carceri “totalmente fuori controllo”. Di Giacomo ha ammonito che, senza interventi immediati, le carceri rischiano di “implodere”, aggiungendo che l’attuale gestione dimostra un livello di incompetenza preoccupante.

L’evasione di oggi a Livorno è solo l’ultimo episodio di una lunga serie che mette in evidenza la grave crisi del sistema carcerario italiano, tra suicidi, evasion, aggressioni e sovraffollamento. L’appello dei sindacati è chiaro: è urgente un’azione concreta e risolutiva per mettere in sicurezza le carceri e ripristinare la legalità e la dignità nelle istituzioni penitenziarie.

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