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Trentino, due alpinisti precipitano sulla Presanella: un morto e un ferito

Pubblicato: 23/06/2024 09:12

Un tragico incidente ha avuto luogo sulla Presanella, in Trentino, dove un alpinista di 36 anni, di nome Marco Massara, ha perso la vita mentre un altro è rimasto gravemente ferito. I due, entrambi giovani veneti, stavano scalando la Parete Nord della montagna quando sono precipitati. L’allarme è stato lanciato da uno dei due alle 7:15, chiamando il Numero Unico per le Emergenze 112.
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I due giovani alpinisti avevano deciso di scalare il ghiacciaio della Presanella “in giornata”, avendo scelto di non dormire al rifugio Denza. Erano tuttavia partiti a notte fonda, quando ancora era buio, e si erano diretti con l’automobile a Vermiglio. Come spesso accade a chi decide di salire fino in vetta alla Presanella, i due hanno lasciato il veicolo al parcheggio dei Pozzi Alti, a 1.800 metri di quota. E dopo una sosta al rifugio Denza per un caffé hanno deciso di proseguire: l’obiettivo era di raggiungere la meta alle prime luci dell’alba.

I carabinieri della compagnia di Cles stanno ancora indagando sull’esatta dinamica dell’incidente. È stato confermato che si è trattato di una caduta autonoma, ma non è chiaro cosa l’abbia provocata. I due alpinisti sono precipitati per diversi metri, finendo alla base delle vie Goulottina e Faustinelli, nel punto di collegamento. Si presume che avessero scelto uno di questi percorsi per la loro salita.

Entrambe le vie sono note per la loro difficoltà, caratterizzate da arrampicate ripide tra neve, ghiaccio e roccia, che richiedono l’uso di chiodi e picconi. La via Faustinelli ha un dislivello di 500 metri ed è classificata come “difficile” (D) dalla Società Alpinistica Tridentina, mentre la Goulottina presenta un dislivello di 400 metri ed è valutata come “abbastanza difficile” (AD+). Le condizioni impegnative di questi percorsi non hanno certamente facilitato la situazione, contribuendo alla gravità dell’incidente.

Un disperso in Valtellina

Nel frattempo, in Valtellina, si è verificata un’altra situazione di emergenza. Un uomo, partito ieri sera dal comune di San Giacomo Filippo per raggiungere la località Sommarovina a 900 metri di quota, non ha fatto ritorno a casa. La sua scomparsa è stata segnalata agli uomini della stazione di Chiavenna del soccorso alpino, appartenente alla VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna.

Le squadre di soccorso si sono immediatamente attivate, nonostante le condizioni meteorologiche avverse, iniziando a perlustrare le aree prioritarie. Al lavoro ci sono anche il Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, il Sagf – Soccorso alpino Guardia di Finanza, e i vigili del fuoco. Inoltre, i cani molecolari dell’Associazione nazionale carabinieri sono stati impiegati nelle ricerche. Le operazioni di ricerca continuano senza sosta e sono state estese a zone più ampie con l’ausilio di droni. Le squadre stanno facendo tutto il possibile per ritrovare l’uomo disperso e portarlo in salvo.

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