Sta facendo discutere, e parecchio, il progetto di legge presentato dal capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, che propone l’istituzione di un “reddito di maternità” di mille euro al mese per le donne che si trovano in difficoltà economiche e che stanno considerando un aborto. Questo beneficio economico sarà concesso alle donne residenti in Italia che si rivolgono a un consultorio pubblico o a una struttura sanitaria autorizzata dalla Regione. Il reddito sarà erogato per dodici mesi fino al compimento del quinto anno del bambino, a condizione che il valore dell’ISEE del nucleo familiare non superi i 15.000 euro.
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Il disegno di legge prevede la creazione di un “Fondo per il reddito di maternità” presso il Ministero dell’Economia con una dotazione di 600 milioni di euro all’anno a partire dal 2024.
L’obiettivo principale della proposta di legge è quello di migliorare le condizioni economiche delle donne per ridurre gli aborti motivati da difficoltà finanziarie. Attualmente, esistono già diverse misure a sostegno della maternità e della paternità, ma secondo Gasparri non sono sufficienti ad evitare l’aborto per motivi economici e sociali. Si stima che la spesa annua per questo nuovo beneficio sarà di 600 milioni di euro e le coperture verranno individuate attraverso una revisione della spesa pubblica.