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Italia-Svizzera, Spalletti cambia tutto: le cinque novità del mister

Pubblicato: 28/06/2024 23:25

Dalla grande paura al sogno, come spesso accade nel calcio. Smaltito lo spavento per quanto accaduto con la Croazia, quando un tiro sotto l’incrocio di Zaccagni all’ultimo istante ci ha risparmiato una precoce quanto bruciante eliminazione, l’Italia torna in campo per gli ottavi di finale contro la Svizzera, squadra sulla carta non troppo ostica ma decisamente da non sottovalutare. Non è un caso se il confronto con gli elvetici fa tornare alla mente dei tifosi uno dei momenti più bui del recente passato, la mancata qualificazione all’ultimo Mondiale. L’occasione per la vendetta arriva in un match che vedrà, però, Spalletti costretto a fare i conti con diverse assenze: il reparto difensivo e hai minimi termini e il ct dovrà inventare da capo un pacchetto arretrato inedito.
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Calafiori, autore dell’assist decisivo per Zaccagni con la Croazia, non ci sarà per squalifica. Dimarco ha riportato un infortunio e si è allenato a parte, ma non sarà della partita come annunciato dallo stesso Spalletti. Buone notizie invece per quanto riguarda Bastoni, uno dei migliori fino a questo momento, dopo la tonsillite che lo ha tormentato negli ultimi giorni sembra essersi completamente ripreso e dunque sarà a disposizione di mister Spalletti. Un recupero importantissimo per il reparto difensivo azzurro. Dando per scontata la sua titolarità ci si aspetta che al suo fianco troverà probabilmente il centrale della Roma Mancini, con Darmian e Di Lorenzo sulle fasce. Le sorprese, però, potrebbero non essere finite.

In mezzo al campo, Barella è l’unico sicuro di un posto da titolare. Spalletti ha fatto capire in conferenza stampa di essere pronto a dare minuti importanti allo juventino Fagioli, convocato agli Europei nonostante la lunga squalifica per il caso-scommesse. E il match con la Svizzera potrebbe essere addirittura l’occasione di vederlo titolare, insieme al tuttofare Bryan Cristante. In panchina potrebbe sedersi, quindi, Jorginho: la Svizzera non evoca buoni ricordi al mediano ex Napoli, che ha fallito due rigori pesantissimi negli ultimi confronti.

Al centro dell’attacco sarà probabilmente confermato Scamacca, anche ci aspetta un’importante staffetta con Retegui che potrebbe avere ben più di qualche minuto a disposizione, con Chiesa a destra. Sull’altra fascia, El Shaarawy è pronto al debutto da titolare. Un 4-3-3 inedito, per affrontare quella Svizzera che, in caso di clamorosa deblacle, finirebbe per trasformarsi nella nostra bestia nera. Eventualità che Spalletti, dopo aver dato un’occhiata a un tabellone non impossibile, non vuole nemmeno prendere in considerazione. Un motivo in più per rischiare qualcosa, dopo i tanti brividi del girone di qualificazione.

La Svizzera è solida, ben strutturata e ha sviluppato un’identità forte, che a noi manca. È una squadra che è maturata nel tempo, non la stessa che abbiamo sconfitto tre anni fa agli Europei, né quella che, con due pareggi sofferti, ci ha condannato al fatale playoff con la Macedonia, costringendoci a guardare l’ultimo Mondiale in TV. «Faremo di tutto per vincere contro un avversario così difficile. Se vogliamo arrivare ai quarti, e lo vogliamo, sappiamo di dover vincere. Non ci sono calcoli da fare e mi aspetto una crescita di personalità». Spalletti ha utilizzato tutte le risorse per preparare gli azzurri, sia tattiche che psicologiche: «Buffon ci ha raccontato i suoi mille ricordi della finale del 2006 e speriamo di averli assimilati. Abbiamo questo confronto da onorare ed è una responsabilità in più».

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Ultimo Aggiornamento: 29/06/2024 16:49