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Nadia Bengala, la figlia dell’ex Miss Italia condannata a dieci mesi per tentata rapina, furto e lesioni

Pubblicato: 28/06/2024 19:49

Condannata a dieci mesi di reclusione per tentata rapina impropria, tentato furto aggravato e lesioni aggravate. Questa la sentenza emessa dal tribunale monocratico di piazzale Clodio circa la vicenda che ha coinvolto Diana Schivardi, figlia di Nadia Bengala, la miss Italia del ’98. Il pm Cristiana Correra aveva chiesto un anno e dieci mesi ma il giudice ha considerato le attenuanti generiche. «Quella mattina – dichiara l’avvocato Sergio Stravino – la mia assistita non era lucida e per questo la pena è stata ridotta rispetto alla richiesta dell’accusa».

Tutto è cominciato nella mattina del 19 marzo scorso, quando Diana Schivardi, visibilmente alterata, è riuscita ad entrare facilmente in un’auto parcheggiata in una stazione di servizio Q8 di via Trionfale. Dopo essere stata bloccata dal gestore, ha cercato altre auto da aprire, entrando in una Toyota grigia e danneggiandola. La situazione ha attirato l’attenzione di passanti e residenti, tra cui il proprietario di un’altra macchina che ha cercato di aiutarla, ma è stato aggredito con violenza dall’ex miss Italia.

La polizia è intervenuta per riportare l’ordine, arrestando Diana Schivardi che è stata portata in caserma. Qui ha aggravato la sua posizione, poiché una vittima si è presentata denunciando un tentato furto dal suo furgone da parte della giovane. Questo non è il primo guaio legale per la 28enne, che in passato era stata arrestata per furto. L’avvocato difensore ha sottolineato che la condizione cronica di assunzione di stupefacenti di Diana ha influenzato la sua capacità di intendere e volere, comprovata da una perizia.

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