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Rapina a Sassari, la banda armata e il bottino record: quanto hanno rubato

Pubblicato: 29/06/2024 17:39


Ieri sera, una scena da film ha scosso la tranquillità di Sassari: un commando armato ha assaltato la sede della Mondialpol situata a Caniga, perpetrando una rapina audace e violenta. Secondo le prime informazioni raccolte dalle autorità, il bottino, ancora provvisorio, potrebbe ammontare a diversi milioni di euro, sebbene il conteggio definitivo sarà possibile soltanto lunedì.
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Il modus operandi

Poco prima delle 20:30, circa una ventina di uomini mascherati e vestiti di nero hanno fatto irruzione con un escavatore, utilizzando un grosso martello pneumatico per sfondare il muro perimetrale della sede. Armati di kalashnikov, hanno sparato almeno 150 colpi in aria e contro la struttura stessa dell’edificio, seminando il panico tra i dipendenti e le guardie giurate presenti.

Mentre alcuni membri del commando manovravano l’escavatore per aprire un varco, altri hanno scavalcato la recinzione e sono entrati sparando, assicurandosi che nessuno potesse ostacolarli. Nonostante i vetri antiproiettili della garitta di sorveglianza, diversi proiettili hanno colpito l’edificio.

Il bottino e la fuga

I rapinatori hanno rapidamente messo le mani su diversi sacchi di denaro che corrisponderebbero a diversi milioni di euro, presumibilmente destinati al pagamento delle pensioni, e caricato il tutto su un furgone Fiat Ducato bianco parcheggiato fuori dalla sede. Durante la fuga, hanno incontrato resistenza: una pattuglia dei carabinieri e un’unità della polizia stradale, giunti sul posto in risposta alle segnalazioni, sono stati bersagliati dai malviventi, che hanno aperto il fuoco con determinazione, crivellando le auto delle forze dell’ordine di colpi.

Le forze dell’ordine sono immediatamente scese in campo per dare la caccia ai criminali: decine di poliziotti, supportati da elicotteri e unità cinofile, hanno stretto un cordone di sicurezza nella zona circostante Caniga. Tuttavia, i rapinatori avevano pianificato ogni dettaglio: hanno bloccato le principali vie di accesso alla zona, incendiato veicoli e disseminato chiodi sull’asfalto per ritardare l’intervento delle forze dell’ordine e coprire la loro fuga verso Cagliari.

Indagini in corso

Attualmente, le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile della questura di Sassari, che sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo ogni possibile traccia utile per individuare e arrestare i responsabili di questa violenta rapina. La Mondialpol ha confermato che i criminali non sono riusciti ad espugnare il caveau blindato, limitandosi a prelevare una parte del denaro contante presente in sede.

Il procuratore generale di Cagliari, Luigi Patronaggio, ha espresso profonda preoccupazione per la ferocia e la violenza utilizzata dai banditi, sottolineando l’importanza di una collaborazione stretta e sinergica tra le procure del distretto e le forze dell’ordine per contrastare questo tipo di crimine organizzato.

L’area nord Sardegna rimane sotto stretta sorveglianza, mentre le autorità lavorano incessantemente per garantire che i responsabili di questo violento assalto possano essere individuati e consegnati alla giustizia.

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Ultimo Aggiornamento: 29/06/2024 17:41