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“Venduto alla sinistra”, Vittorio Feltri attacca Tajani, Forza Italia risponde: “Solo bugie”

Pubblicato: 30/06/2024 18:35

A Vittorio Feltri non è bastata la polemica sulle parole rivolte a Ilaria Salis. Il giornalista ha infatti deciso di attaccare, direttamente sulle pagine del Giornale, Antonio Tajani. Nel mirino del direttore editoriale, Tajani è stato descritto come una figura “deviata verso la sinistra in Europa”, a discapito delle posizioni più sovraniste e nazionaliste incarnate da Giorgia Meloni e Forza Italia.
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L’articolo di Feltri, caratterizzato dal solito stile “polemico e tagliente”, non ha risparmiato critiche personali e politiche nei confronti di Tajani. Lo ha accusato di aver accettato compromessi incoerenti con l’ideologia del centro-destra italiano, definendolo una “costola della sinistra in Europa“. Le reazioni non si sono fatte attendere: Forza Italia ha risposto con altrettanta fermezza e indignazione.

Le reazioni di Forza Italia

Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia, ha respinto le accuse di Feltri definendole “irreali” e frutto di “superficialità giornalistica“. Ha sottolineato il ruolo di Tajani nel promuovere gli interessi italiani a livello europeo, inclusa la sua richiesta per “incarichi di rilievo” per rappresentanti italiani nella Commissione Europea. Gasparri ha anche rimarcato l’impegno europeista del partito, dichiarando che Forza Italia è saldamente ancorata alla difesa degli interessi nazionali italiani all’interno dell’Unione Europea.

Le dichiarazioni di Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, non sono state meno incisive: ha definito le parole di Feltri “offensive” e ha sottolineato la distanza tra la realtà politica europea e le “supposizioni fatte dall’editorialista“. Anche Deborah Bergamini, vicesegretario del partito, ha rincarato la dose definendo gli attacchi di Feltri “ingenerosi” e privi di “fondamento”.

Il confronto si è intensificato ulteriormente con Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, che ha criticato “aspramente” l’articolo di Feltri, suggerendo che il direttore del Giornale avrebbe bisogno di “una pausa riflessiva“. Nevi ha ribadito che le posizioni di Feltri non rispecchiano la realtà politica di Tajani e del suo impegno a favore dell’Italia all’interno dell’Unione Europea.

Gasparri ha anche precisato che, oltre a chiedere le scuse “per tutte le fesserie che ha costretto un importante giornale a pubblicare”, il partito scriverà un articolo più dettagliato e chiaro. Ha ricordato che sia lui che Tajani sono entrambi giornalisti, un fatto sottolineato di recente anche dal direttore Alessandro Sallusti durante le celebrazioni per i 50 anni del giornale fondato da Indro Montanelli. Sallusti aveva evidenziato che Tajani è stato “Un mio redattore, un mio dipendente. Un giornalista del Giornale prestato gratis alla politica”. Questo particolare sembra ora assumere un tono di avvertimento significativo.

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