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Marina Valensise: “L’instabilità futura della Francia (e quindi dell’Europa)”

Pubblicato: 01/07/2024 18:42

“Credo che in Francia resterà tutto in discussione almeno fino a domenica sera, all’apertura dei seggi del ballottaggio. Ma probabilmente anche dopo assisteremo a una situazione di instabilità che finirà per pesare sull’Europa certo, ma anche sull’Italia”.

La lettura di Marina Valensise del quadro politico – e sociale – che emerge dalle elezioni parlamentari francesi è appassionante quanto gonfia di incertezza. Thesocialpost ha intervistato la scrittrice e letterata (ha una laurea in Letteratura francese, il Diplôme de Doctorat presso l’École des Hautes Études en Sciences sociales, maître de conférence nella stessa École) sulla situazione che, di ora in ora, sta emergendo dopo il primo turno. Con un voto che ha visto le destre timonate dal Rassemblement National a poche lunghezze dalla maggioranza assoluta dell’Assemblea di Parigi.

Valensise, visto anche il complesso meccanismo elettivo francese, ora cosa potrà accadere?
“Al ballottaggio il risultato non è scontato. Abbiamo visto che al voto è andato il 66,7% degli elettori e che i piccoli partiti hanno contato pochissimo. Ci saranno circa trecento seggi da assegnare e molti di questi si giocheranno sulle triangolari, ovvero sulle scelte possibili di voto tra i primi tre candidati ammessi al ballottaggio. Chi è arrivato terzo, sapendo che difficilmente potrà vincere, desisterà e darà indicazioni per votare uno degli altri due. Verosimilmente, questo è quanto vuole e spera tutto il fronte che punta a fermare la vittoria della destra”.

C’è incertezza sul fatto che candidati repubblicani o di Macron indichino di votare quelli della sinistra?
“Sì, dobbiamo aspettare fino all’ultimo per conoscere quali indicazioni daranno quanti si ritireranno di fatto dal voto. Molti repubblicani potrebbero infatti non dire per chi votare e quasto accresce incertezza in una situazione già in ebollizione. Di fatto abbiamo circa 46 seggi in ballo, tra i 300 da assegnare, con circoscrizioni elettorali anche molto vicine che potrebbero risultare determinanti per far ottenere, o non ottenere, la maggioranza assoluta al Rassemblement National di Le Pen e Bardella”.

Potrebbe azzardare una previsione su questo?
“Credo che Marine Le Pen avrà difficoltà ad ottenere la maggioranza assoluta che sta chiedendo ai francesi, e che questo porterà all’apertura di una serie di negoziati tra i partiti per arrivare a una soluzione che sarà comunque complicata. Rischiamo di assistere a una lunga fase di instabilità, a Parigi come ai vertici della futura Unione europea”.

A proposito: quanto influirà la marcata svolta a destra in Francia sul futuro dell’Europa?
“Prima vediamo chi vincerà, ma certo il rischio che torni tutto in discussione è reale. Se la destra avrà la maggioranza assoluta cosa farà poi a Bruxelles? In ogni caso il risultato francese segna una svolta storica, con le forze di maggioranza in Europa non sostenute dalle scelte maggioritarie uscite da diversi Paesi aderenti. Prendete Macron, che come presidente della Rapubblica vuole confermare Thierry Breton come commissario europeo per il mercato interno: ma lo deciderà lui o altri?. Senza dimenticare che anche i gruppi di destra sono in fermento, con quelle più estreme che Orban sta riunendo in una sorta di ‘polo asburgico’ che potrà funzionare da calamita per il Rassemblement national e per la Lega di Salvini”.

E in questo scenario, nel centrodestra in Italia cosa potrebbe accadere?
“Bisognerà capire, e vedere, cosa deciderà Meloni di fronte alla mossa di Orban. E’ tutto in evoluzione, con il voto alle politiche dei francesi che non sarà sicuramente senza effetti sull’Europa e sulla composizione della futura commissione. L’Italia potrebbe rischiare di più per una prevedibile fase di instabilità, che potrebbe avere riflessi sull’economia e su molti altri temi di respiro continentale. Il nostro altissimo debito pubblico, per esempio, ci espone a rischi potenzialmente pesanti”.

– Marina Valensise, attuale consigliere delegato dell’Istituto nazionale del dramma antico che gestisce il Teatro greco di Siracusa, è stata direttrice dell’Istituto italiano di cultura di Parigi dal 2012 al 2016, oltre che corrispondente dalla capitale francese del Tg5. Nel 2008 ha pubblicato Sarkozy. La lezione francese (Mondadori).

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Ultimo Aggiornamento: 02/07/2024 13:29