
Si è conclusa senza esito la due giorni di ricerche a Terno d’Isola, dove i carabinieri e gli esperti erano impegnati nel rinvenimento del coltello con cui, un mese fa, è stata uccisa Sharon Verzeni in via Castegnate. Nonostante l’impegno e il lavoro accurato delle forze dell’ordine, l’arma del delitto resta ancora irreperibile.
Le dichiarazioni del fidanzato della vittima
A commentare la vicenda è intervenuto anche Sergio Ruocco, fidanzato della vittima, che ha espresso un certo disappunto riguardo le tempistiche delle ricerche. “Mi sembra un po’ tardi adesso. Andava fatto prima? Secondo me sì. Si vede che prima avevano cose più urgenti da controllare probabilmente, ma non è il mio lavoro, non posso giudicare”, ha dichiarato Ruocco, come riportato dal Corriere della Sera. Il giovane ha manifestato la propria amarezza per il tempo trascorso prima dell’avvio delle operazioni di ricerca dell’arma, sottolineando come sia passato ormai un mese dal tragico evento.
Il ritorno al lavoro e il supporto dei colleghi
Ruocco, che di professione è idraulico, ha condiviso anche il suo stato d’animo riguardo al ritorno al lavoro in una situazione così delicata: “È passato un mese e la sto vivendo male, come al solito, purtroppo”. Ha poi aggiunto di aver percepito il sostegno dei colleghi che gli sono stati vicini in questo difficile periodo: “Tornare al lavoro in questa situazione non è il massimo, ho sentito ovviamente l’affetto dei colleghi che mi stanno vicino”.
Nessuna nuova convocazione in caserma
Il fidanzato di Sharon ha inoltre riferito che, al momento, non ci sono state ulteriori convocazioni in caserma per fornire nuovi dettagli sugli eventi della notte dell’omicidio. “Al momento no, altrimenti comunque li avrei già chiamati”, ha risposto quando gli è stato chiesto se avesse ulteriori informazioni da comunicare agli inquirenti.
Ringraziamenti dall’avvocato della famiglia Verzeni
Nel frattempo, l’avvocato Luigi Scudieri, rappresentante della famiglia Verzeni, ha voluto esprimere gratitudine alla comunità locale per il sostegno fornito durante le ricerche. “Ringraziamo la cittadinanza, il Sindaco di Terno d’Isola e i volontari del Mu.Re. per la collaborazione prestata in queste ore diretta a consentire agli inquirenti gli opportuni accertamenti sui luoghi del delitto”, ha dichiarato Scudieri.
La vicenda dell’omicidio di Sharon Verzeni resta dunque ancora aperta, con molti interrogativi senza risposta e una famiglia che cerca giustizia.