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Emanuele ucciso così a soli 20 anni, davanti a tutti: svolta nelle indagini, il terribile sospetto

Pubblicato: 16/03/2025 14:07

Con il passare del tempo, si sta delineando la dinamica del tragico evento che ha portato alla morte di Emanuele Durante, il 20enne colpito da proiettili la sera del 15 marzo in via Santa Teresa degli Scalzi a Napoli. Contrariamente a quanto riportato inizialmente, il giovane non si trovava su uno scooter, ma era a bordo di un’auto insieme a una ragazza. Dopo essere stato ferito, un automobilista di passaggio lo ha trasportato, insieme alla giovane, al pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini. Si conferma che Emanuele non aveva legami con la criminalità organizzata.
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Il contesto Le indagini condotte dai Carabinieri del comando provinciale di Napoli sono ancora in corso per ricostruire le circostanze di questo omicidio. Emanuele era parente di Annalisa Durante, una ragazza innocente uccisa dalla camorra nel 2004. Il padre di Annalisa è il fratello del nonno di Emanuele. L’agguato è avvenuto in pochi istanti. Emanuele, appena ventenne e compiuti i 20 anni da soli 15 giorni, ha subìto ferite troppo gravi. Giunto pochi minuti dopo all’ospedale Pellegrini, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L’episodio si è verificato poco dopo le 18.30 in una delle strade più trafficate di Napoli, che collega la zona collinare al centro storico, con molte auto in coda in quel momento. L’azione degli aggressori è stata rapida e fulminea.

Si ipotizza che gli assalitori stessero seguendo Emanuele e abbiano approfittato del momento in cui il giovane, alla guida dell’auto (aspetto ancora da verificare), avrebbe rallentato in prossimità di un distributore di benzina, probabilmente per fare rifornimento. È proprio in quel frangente che è stato aperto il fuoco. Non è chiaro quanti colpi siano stati esplosi, e le informazioni raccolte dai Carabinieri della Compagnia Stella sono al momento scarse. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire la sequenza dell’agguato che ha portato alla sua morte.

Inoltre, gli inquirenti stanno esaminando le recenti frequentazioni di Emanuele, che non risulta avere legami con i clan camorristici. Ci sono ancora molti aspetti da chiarire, incluso se il giovane sia arrivato in ospedale da solo (che si trova a breve distanza dal luogo dell’agguato) o se fosse accompagnato da qualcuno che si è allontanato poco dopo. Secondo quanto emerso dalle indagini, Emanuele era legato alla famiglia di Annalisa Durante, la ragazza di 14 anni uccisa nel 2004 nel quartiere di Forcella, divenuta simbolo del riscatto di un’area un tempo dominata dalla criminalità, che ha deciso di cambiare rotta.

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Ultimo Aggiornamento: 17/03/2025 10:58

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