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Terremoto in Myanmar, oltre 16mila morti: nuove scosse e sospensione unilaterale dei combattimenti

Pubblicato: 30/03/2025 09:50

Il Myanmar continua a tremare, mentre il bilancio delle vittime del devastante sisma di magnitudo 7.7 registrato venerdì supera i 16mila morti, con numeri destinati ad aggravarsi nelle prossime ore. La notte scorsa, corrispondente alla tarda mattinata nel Paese asiatico, l’Usgs, l’istituto geosismico statunitense, ha rilevato una nuova scossa di magnitudo 5.1 nei pressi della capitale Naypyidaw, mentre un altro terremoto di magnitudo 4.2 era stato segnalato poco prima nel nord di Mandalay.

Mentre la popolazione è ancora sotto shock e le operazioni di soccorso arrancano tra le macerie, il Myanmar si trova a fronteggiare la catastrofe in un contesto già lacerato da anni di conflitto interno. Nonostante il sisma, le forze della giunta militare hanno proseguito i bombardamenti contro le milizie ribelli, alimentando ulteriormente la crisi.

In risposta, il governo ombra democratico ha annunciato una sospensione unilaterale dei combattimenti per due settimane nelle zone colpite dal terremoto. Il National Unity Government (Nug) ha chiarito che lo stop riguarderà le “operazioni militari offensive”, lasciando però attive le “operazioni di difesa”. L’obiettivo è permettere l’accesso umanitario e la messa in sicurezza delle popolazioni travolte dal disastro.

In un’intervista alla Bbc, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite per il Myanmar, Tom Andrews, ha lanciato un appello alla giunta militare affinché sospenda tutte le operazioni belliche, definendo “disumano” continuare a colpire i civili in un momento di simile tragedia. Sul terreno, però, i segnali continuano a essere allarmanti. Secondo fonti locali, anche nelle ore successive al sisma i raid militari non si sono fermati.

L’emergenza nel Paese assume contorni sempre più drammatici, aggravati dalla mancanza di coordinamento tra le autorità militari e le organizzazioni di soccorso. L’auspicio della comunità internazionale è che almeno il disastro naturale possa aprire uno spiraglio per una tregua duratura.

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