
Sono tra gli alimenti più amati dai bambini, ma anche gli adulti ne fanno largo uso. Parliamo dei formaggini e dei formaggi fusi a fette (o sottilette, come le chiamiamo comunemente tutti per metonimia), eppure, anche loro, nascondono più di una insidia. Sai cosa c’è davvero dentro? E come vengono prodotti? Spesso presentati come alimenti ideali per i bambini, nascondono in realtà alcune criticità legate alla salute e alla qualità degli ingredienti utilizzati. Prima di acquistarli, è fondamentale conoscere come vengono prodotti e quali additivi alimentari possono contenere. Partiamo col dire che sotto l’etichetta di “formaggio fuso” si nascondono spesso ingredienti di bassa qualità.
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Cosa contengono
I formaggi fusi a fette possono infatti contenere scarti di lavorazione di altri formaggi, sali di fusione (es. fosfati e citrati), additivi per stabilizzare colore, sapore e consistenza nonché conservanti come i nitriti (E250), potenzialmente dannosi per i bambini. Secondo diverse analisi, tra cui quelle riportate dalla rivista Evz e da Quale Formaggio, riprese da GreenMe, il consumo regolare di formaggi fusi può esporre a diversi rischi per la salute come: impedimento dell’assorbimento del calcio nelle ossa, soprattutto nei bambini; rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari nonché possibili alterazioni della flora batterica intestinale, in particolare nei soggetti più giovani. Molti formaggini e formaggi fusi possono contenere fino a 3 grammi di sale ogni 100 grammi di prodotto. “Un dato allarmante se consideriamo che, secondo le linee guida dell’OMS, un adulto non dovrebbe superare i 5 grammi di sale al giorno” e che per i bambini la soglia di tolleranza è ancora più bassa.

Come vengono prodotti
La lavorazione dei formaggi fusi e dei formaggini può prevedere l’utilizzo di scarti di formaggio mescolati con additivi e sali di fusione. Questi ingredienti vengono sottoposti a processi di trasformazione industriale per ottenere il prodotto finale. Il problema è che il consumatore non ha accesso a informazioni dettagliate sull’origine delle materie prime impiegate. L’unico riferimento rimane l’etichetta nutrizionale, che però non sempre è sufficiente per valutare la reale qualità del prodotto. Per acquistare formaggi sicuri e di qualità, soprattutto per l’alimentazione dei più piccoli, è bene leggere attentamente l’etichetta e controllare la lista degli ingredienti e il numero di additivi, se ci sono troppi conservanti e nitriti quel prodotto è da evitare.