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Colpita da un’emorragia cerebrale, la figlia del politico è morta dopo tre giorni di agonia

Pubblicato: 14/04/2025 11:18

Una tragedia improvvisa ha colpito la famiglia di Gianni Cestaro, noto imprenditore e volto della politica locale. Sua figlia, Emmka Cestaro Bobekova, è scomparsa all’età di soli 5 anni, stroncata da una gravissima emorragia cerebrale. La piccola, che viveva con la madre Tatiana in Slovacchia, si è sentita male la mattina del 9 aprile, ma nonostante il rapido intervento dei soccorsi e il ricovero immediato in ospedale, la situazione si è rivelata drammatica fin dal primo momento.

Secondo quanto riferito, la bambina ha cominciato a manifestare i primi sintomi senza alcun preavviso, lasciando i familiari nello sgomento più assoluto. La madre ha chiamato subito l’ambulanza, ma le condizioni si sono aggravate rapidamente. Emmka è stata ricoverata con urgenza in una struttura sanitaria di Pezinok, non lontano da Bratislava, dove i medici hanno tentato ogni intervento possibile.

Appresa la notizia del malore, Gianni Cestaro è partito immediatamente dall’Italia per raggiungere la figlia. Quando è arrivato, Emmka era già in ospedale, in condizioni critiche. «Era bellissima anche se stava malissimo», ha raccontato con voce spezzata. «Il suo problema era al cervello. Nessuno poteva prevedere una cosa del genere, è stata una mazzata inimmaginabile».

Tre giorni dopo l’inizio del calvario, la piccola è stata dichiarata morta, lasciando un vuoto straziante nei cuori dei genitori e di chi la conosceva. Nonostante il dolore immenso, i genitori hanno compiuto un gesto di grande generosità e umanità decidendo di donare gli organi della figlia, permettendo così ad altri bambini di continuare a vivere.

La vicenda ha colpito profondamente anche la comunità di Preganziol, nel Trevigiano, dove Cestaro è noto per il suo impegno civico e dove si era candidato come sindaco alle ultime elezioni amministrative. La notizia della perdita ha suscitato cordoglio e commozione, in Italia come in Slovacchia, dove la piccola Emmka viveva con la madre.

Una vita spezzata troppo presto, senza segnali, senza avvertimenti. Un dolore che si fa fatica a raccontare e che lascia un segno indelebile su due genitori uniti nel lutto e nell’ultimo gesto d’amore: donare speranza attraverso la vita della loro bambina.

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