
Momenti di tensione al largo delle coste di Otranto, dove un velivolo con decine di persone a bordo è caduto in mare, nei pressi della zona dei laghi Alimini. La richiesta di aiuto è partita immediatamente e la risposta non si è fatta attendere: in pochi minuti sono stati mobilitati mezzi navali e aerei da diverse località pugliesi, mentre a terra veniva allestita un’intera rete di supporto medico e logistico.
La situazione si è sviluppata con estrema rapidità. Le autorità hanno individuato l’ultimo segnale del mezzo in difficoltà e si sono concentrate su un’ampia zona al largo della costa, per delimitare l’area dell’ammaraggio e individuare naufraghi e dispersi. Sul posto sono intervenute le unità della Guardia Costiera di Otranto, Brindisi e Bari, affiancate anche da un gommone della Guardia di Finanza.

Fondamentale il ruolo delle squadre di soccorso in mare, che hanno effettuato le prime operazioni di salvataggio, tra cui il recupero dei passeggeri, alcuni dei quali si trovavano in acqua in evidente difficoltà. A bordo di una motovedetta, hanno operato anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, specializzati in interventi subacquei in scenari complessi.
Terminata la fase in mare, è iniziata quella a terra. Presso il porto di Otranto, in tempi brevissimi, la Croce Rossa ha allestito un ospedale da campo pronto ad accogliere e stabilizzare i sopravvissuti. Contemporaneamente, sono arrivati sul posto i mezzi del 118, le squadre della Protezione Civile e le ambulanze della Misericordia, coordinandosi per garantire assistenza medica, triage e trasporti d’urgenza.
L’intero evento ha visto il coinvolgimento diretto di numerose forze, che hanno operato con precisione e spirito di squadra. Solo in un secondo momento è stato chiarito che si trattava di un’esercitazione ad alta complessità, messa in atto dalla Direzione Marittima di Bari, con l’obiettivo di testare l’efficacia del sistema di risposta a incidenti gravi in mare.
Una prova impegnativa che ha permesso di verificare tempi di reazione, coordinamento e operatività, simulando un’emergenza in tutto e per tutto simile a un evento reale.