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Tragedia nel parco, 14enne sbranata da un leone: come è possibile

Pubblicato: 20/04/2025 19:51

Il confine tra gli esseri umani e la fauna selvatica è sempre stato una linea sottile, in continuo bilico tra la necessità di proteggere la natura e quella di garantire la sicurezza delle comunità che vivono a stretto contatto con essa. La crescita delle popolazioni urbane e l’espansione delle aree residenziali in prossimità di parchi naturali e riserve faunistici ha reso sempre più frequente il verificarsi di conflitti, talvolta anche mortali, tra uomini e animali. Le storie di attacchi da parte di felini, elefanti o altri grandi mammiferi diventano notizie che scuotono l’opinione pubblica e pongono interrogativi sulla gestione dei parchi naturali e sulla convivenza con la fauna.

Nel caso dei grandi carnivori, come i leoni, la situazione si complica ulteriormente. La difesa dei territori, la ricerca di cibo e, talvolta, la paura o l’istinto di difendersi possono spingere questi animali a compiere attacchi nei confronti degli esseri umani. Le autorità competenti, nel tentativo di mitigare questi incidenti, lavorano incessantemente per monitorare il comportamento della fauna, ma spesso si trovano ad affrontare situazioni in cui le vite umane sono messe in pericolo, creando un delicato equilibrio da gestire con grande attenzione.

Una tragedia

Una ragazza di 14 anni ha perso la vita in seguito a un attacco da parte di un leone, nei pressi del Parco Nazionale di Nairobi, situato nella capitale del Kenya. L’incidente è avvenuto all’interno di un complesso residenziale situato in una tenuta confinante con il limite sud del parco. La notizia è stata confermata domenica dal Servizio di Conservazione della Fauna e della Flora Selvatiche del Kenya (KWS), che ha precisato come l’allarme sia stato lanciato da una compagna di scuola della vittima, anch’essa adolescente.

La ricerca del leone e il ritrovamento del corpo

Le guardie del KWS sono intervenute tempestivamente, seguendo le tracce lasciate dal leone fino al fiume Mbagathi, dove è stato ritrovato il corpo della giovane, gravemente ferito nella parte bassa della schiena. Il comunicato del KWS ha sottolineato l’efficacia dell’intervento delle squadre di pronto intervento, che sono riuscite a localizzare il corpo grazie alle tracce di sangue.

Sebbene l’animale responsabile dell’attacco non sia stato ancora individuato, le autorità hanno dichiarato di aver piazzato trappole e di aver attivato diverse squadre di ricerca per catturarlo. La zona, che ospita una ricca fauna selvatica tra cui leoni, giraffe e ghepardi, è a soli 10 chilometri dal centro della capitale keniota.

Il contesto dei conflitti tra uomo e animale

Il parco, pur essendo recintato su tre lati per proteggere la città, mantiene un versante meridionale aperto, permettendo così agli animali di muoversi liberamente. Sebbene gli attacchi tra leoni e esseri umani siano rari, questi eventi si verificano occasionalmente, soprattutto a seguito di conflitti con il bestiamme. Le autorità locali hanno assicurato che verranno intensificati gli sforzi per prevenire ulteriori attacchi e migliorare le misure di protezione.

Un altro attacco mortale

Non è l’unico episodio drammatico. Sempre secondo il KWS, un uomo di 54 anni è morto a causa di un attacco da parte di un elefante nella contea di Nyeri, a circa 130 chilometri a nord di Nairobi. L’agenzia ha dichiarato che le squadre di risposta rapida sono state inviate anche in questa zona, per gestire la situazione e prevenire nuovi incidenti.

Le autorità hanno inoltre ribadito la necessità di investire maggiormente in misure di mitigazione dei conflitti tra uomini e fauna selvatica, come l’installazione di sistemi di allerta precoce e il rafforzamento della collaborazione con le comunità locali.

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