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Politica italiana in lutto, è morto troppo giovane! Famosissimo

Pubblicato: 22/04/2025 19:18

Si è spento oggi, 22 aprile, dopo una lunga battaglia contro la malattia. Lo ha fatto in silenzio, nella sua casa, circondato dagli affetti più stretti e da quella comunità che non ha mai smesso di considerare la sua famiglia più grande. Un addio discreto, come molti dei suoi gesti, ma profondamente sentito da chi, in questi anni, ne ha conosciuto l’energia gentile.

Per tutta la vita aveva cercato di restituire senso alla parola impegno, con gesti concreti e sorrisi ostinati. Aveva scelto la politica come forma di cura, come strumento per cambiare ciò che sembrava immobile. Aveva scelto di non arrendersi, nemmeno quando la malattia aveva cominciato a chiedergli tutto.

Donato Metallo era nato il 13 febbraio 1981 e si era laureato in Beni culturali all’Università del Salento. A 31 anni era diventato sindaco del suo paese, Racale, e nel 2017 era stato rieletto con l’82% delle preferenze. Aveva lasciato quell’incarico nel 2020 per candidarsi alle Regionali nelle liste del Partito Democratico. In quegli anni si era occupato di ambiente, rigenerazione urbana, iniziative sociali. Dieci mesi fa era diventato padre di un figlio, Pietro.

Aveva parlato pubblicamente della sua malattia, senza mai cercare pietà. Ad agosto 2024 si era sottoposto a un intervento chirurgico a Pisa per la rimozione del pancreas. Poi era cominciata la lunga fase della ripresa, che lo aveva anche portato a riaffacciarsi brevemente in Consiglio regionale. Dal suo impegno erano nate leggi come quella contro l’omotransfobia, la norma sulle parrucche per le donne malate di cancro, quella sui caschi refrigerati e la legge sulle bande musicali.

Cordoglio unanime è stato espresso dal mondo politico, sia di destra che di sinistra. «Donato Metallo ci ha lasciato – ha detto il segretario regionale del Pd, Domenico De Santis – ma non ci lascerà mai il suo sorriso e la voglia di lottare per i diritti dei più deboli». In Consiglio regionale gli subentrerà Sergio Blasi. La camera ardente è stata allestita nella sede del Comune di Racale.

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